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Progetto Mariana: la BRI studia l’integrazione delle CBDM nella finanza decentralizzata (DeFi)

by Thomas

La finanza decentralizzata (DeFi) ha recentemente attirato l’attenzione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), che sta studiando l’integrazione delle valute digitali delle banche centrali (CBD) in questo settore. Il “Progetto Mariana”, guidato dalla BRI, mira a determinare se l’uso delle MMA con le CBDM possa contribuire agli obiettivi del G20 di pagamenti transfrontalieri più rapidi, economici e trasparenti.

La DeFi rispolvera la finanza tradizionale

La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), che agisce sia come “banca delle banche centrali” sia come forum per le banche centrali, sta lavorando per integrare le valute digitali delle banche centrali (CBD) nell’ecosistema della finanza decentralizzata (DeFi).

In particolare, la BRI sta esplorando il valore dei market maker automatizzati (AMM) attraverso la sua filiale BIS Innovation Hub nel contesto del trading transfrontaliero tra Paesi selezionati che utilizzano le MNBC. Questo studio, noto come “Progetto Mariana”, coinvolge attualmente la Banque de France, l’Autorità monetaria di Singapore e la Banca nazionale svizzera.

Un pilastro della finanza decentralizzata, le AM consentono alle criptovalute di essere prezzate su borse decentralizzate (DEX) basate su algoritmi e pool di liquidità invece che sui tradizionali order book. Un metodo che porterebbe la sua parte di benefici alla finanza tradizionale, secondo la BRI:

Si tratta di contratti intelligenti che utilizzano pool di liquidità per scambiare asset digitali, in contrapposizione al tradizionale processo di incontro tra acquirenti e venditori. Poiché la DeFi e le sue applicazioni hanno il potenziale per diventare elementi di importanza sistemica del sistema finanziario, le banche centrali devono comprenderne l’impatto. “

La dichiarazione della BRI spiega inoltre che gli MNBC all’ingrosso (qui abbreviati in wNMBC) mescolati agli AMM potrebbero far parte di una nuova generazione di infrastrutture del mercato finanziario, “contribuendo in modo significativo all’obiettivo del G20 di pagamenti transfrontalieri più rapidi, più economici e più trasparenti”.

Come funzionerebbe?

Secondo l’architettura di rete attualmente prevista – e sperimentale – sarebbe naturalmente basata su blockchain e supporterebbe i propri market maker finanziari automatizzati.

Attraverso ponti che collegano le piattaforme “native” di ciascuna banca centrale, la rete internazionale utilizzerebbe quindi i MA per lo scambio e il regolamento delle wMNBC. In questo modo, le wMNBC possono essere scambiate direttamente in franchi svizzeri (CHF), euro (EUR) o dollari di Singapore (SGD).

Diagramma dei principali componenti di questo ecosistema

Diagramma dei principali componenti di questo ecosistema


Secondo la documentazione BIS, ogni piattaforma sarà in grado di autogestirsi e concordare i propri standard interni, ma con l’interoperabilità offerta da ogni wMNBC presente nella rete internazionale.

Attualmente in fase di test, il Progetto Mariana dovrebbe presentare i risultati iniziali entro la metà del 2023 per determinare in che misura questa soluzione sia vantaggiosa rispetto al sistema tradizionale.

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