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I mixer di criptovalute raggiungono un utilizzo record nel 2022

by Patricia

L’uso dei miscelatori di criptovalute ha raggiunto un livello record nel 2022, secondo un rapporto di Chainalysis. E c’è un cambiamento nella maggioranza degli indirizzi che inviano i loro fondi a loro. Zoom su questo settore poco conosciuto dell’ecosistema e sulle entità che lo utilizzano.

L’uso di miscelatori di criptovalute in aumento nel 2022

Il rapporto di Chainalysis è sorprendentemente molto favorevole alla regolamentazione, in quanto l’azienda sta tentando di “smascherare” le transazioni attraverso i suoi servizi. Ma offre una buona panoramica dell’evoluzione dei frullatori di criptovalute e dei loro usi effettivi.

Come promemoria, i frullatori (o “tumblers”) sono piattaforme per l’anonimizzazione delle transazioni in Bitcoin (BTC) o altre criptovalute. Il loro nome deriva dal processo originale di miscelazione delle monete.

I blender sono ovviamente utili per chi vuole spostare discretamente fondi in criptovalute, ma come sottolinea Chainalysis, non sempre si tratta di fondi provenienti da atti criminali. Le piattaforme possono infatti essere utilizzate da persone che vivono in Paesi totalitari o che non hanno autorizzato le criptovalute. Il desiderio di non lasciare tracce può anche essere visto come un fine in sé, soprattutto per gli utenti vicini agli ideali iniziali dei cypherpunk.

In questo contesto, si può comunque sottolineare che il 10% dei fondi inviati ai miscelatori proviene da fonti illecite. Meno dell’1% proviene da piattaforme di scambio ad alto rischio, piattaforme di scommesse, scambi peer-to-peer, DeFi e piattaforme di scambio centralizzate. Si noti, tuttavia, che Chainalysis non riporta la quota rimanente, che probabilmente non è analizzabile.

Anche i volumi sono in aumento

Il valore ricevuto dai miscelatori ha raggiunto un picco all’inizio del 2022, prima di crollare in seguito alla caduta dei prezzi delle criptovalute. Il 19 aprile, la media dei fondi inviati ai mixer ha raggiunto il massimo storico di 51,8 milioni di dollari:

Figura 1: evoluzione del valore inviato ai miscelatori di criptovalute

Figura 1: evoluzione del valore inviato ai miscelatori di criptovalute


Se guardiamo all’origine dei fondi ricevuti, possiamo notare che l’utilizzo è cambiato negli ultimi anni. Dal 2021, la finanza decentralizzata (DeFi) è ora un canale importante, e c’è anche una svolta nelle piattaforme di scambio centralizzate:

Figura 2: Origine dei fondi inviati ai miscelatori di criptovalute

Figura 2: Origine dei fondi inviati ai miscelatori di criptovalute


C’è stata anche un’impennata degli indirizzi illeciti, con fondi raddoppiati rispetto all’anno scorso secondo Chainalysis:

“Gli indirizzi illegali rappresentano il 23% dei fondi inviati ai mixer nel 2022, in aumento rispetto al 12% dello scorso anno. “

Quali criminali utilizzano i miscelatori di criptovalute?

Il rapporto esamina anche i tipi di attività criminali che hanno portato a queste transazioni. Negli ultimi anni, la maggior parte del volume proviene da piattaforme autorizzate, come i mercati darknet come Hydra Market. Il secondo settore in termini di volume è rappresentato dai fondi rubati:

Figura 3: Categoria di indirizzi che hanno inviato fondi ai miscelatori

Figura 3: Categoria di indirizzi che hanno inviato fondi ai miscelatori


Altri dati interessanti: nella categoria “entità soggette a sanzioni”, i grandi gruppi criminali rappresentano una quota molto elevata del volume per il 2022, che è meno eterogeneo di quanto si possa pensare. Ad esempio, Hydra Marketplace rappresenta più del 50% dei fondi provenienti da entità sanzionate inviati ai mixer nel 2022. Il gruppo nordcoreano Lazarus, spesso associato a hackeraggi su larga scala, rappresenta il 30%.

Figura 4: entità sanzionate che hanno utilizzato frullatori nel 2022

Figura 4: entità sanzionate che hanno utilizzato frullatori nel 2022


Chainalysis rileva anche una svolta da parte delle entità nordcoreane. Non si tratta di una vera e propria sorpresa, dato che l’uso delle criptovalute da parte della Corea del Nord è stato osservato per anni, con attacchi che hanno preso di mira le piattaforme di scambio centralizzate.

Il posto dei mixer nell’ecosistema

Avere i mezzi per preservare la propria privacy è globalmente un dato di fatto, soprattutto nel settore delle criptovalute, che è stato costruito con questo ideale in mente. Quindi i frullatori hanno il loro ruolo, anche se vengono usati dai criminali. Questi dati ci ricordano anche qualcosa che vale la pena di ripetere: la maggior parte delle criptovalute non sono veramente anonime, e per evitare di lasciare tracce bisogna passare attraverso servizi collaterali.

Vale anche la pena di notare che le attività criminali rappresentano oggi solo lo 0,15% delle transazioni di criptovalute. Una cifra che dovrebbe essere tenuta a mente quando i regolatori e gli analisti sottolineano la presunta pericolosità del settore.

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