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Etam: “questo NFT ci ha permesso di stabilire un rapporto ultra-privilegiato con il marchio”

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Etam ha già lanciato diverse iniziative nel Web3 nel 2022, tra cui una serie di 5 pezzi speciali pubblicati sotto forma di gettoni non fungibili (NFT). Per capire cosa ha spinto il marchio di moda ad avventurarsi nel Web3, abbiamo posto alcune domande a Céline Wargnier, responsabile della comunicazione e degli eventi di Etam.

Etam si lancia negli NFT

Il 27 settembre 2022, presso gli Archivi Nazionali di Parigi, si è svolta la 15a edizione dell’Etam Live Show, trasmessa sui social network e in televisione. Per l’occasione, il marchio di moda ha creato 5 pezzi da collezione editati in 50 gettoni non fungibili (NFT)

In totale, Etam ha venduto 114 NFT unici e numerati. Un successo, soprattutto perché il prezzo di acquisto è stato di 190 euro, contro i 50 euro in media per questo tipo di prodotto nei negozi.

Per garantire i primi passi nel mondo del Web3, Etam ha unito le forze con la start-up francese Cohort. Con una recente raccolta di fondi di 3,2 milioni di euro, questa start-up offre una soluzione all-in-one per supportare i marchi nei loro progetti legati alla NFT.

Per saperne di più sul ruolo del Web3 e in particolare delle NFT nel settore della moda e per avere un feedback su una prima iniziativa di successo, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con la responsabile della comunicazione e degli eventi di Etam, Céline Wargnier.

1. Quali sono state le motivazioni che hanno spinto Etam a lanciare Web3?

Nel maggio del 2022 abbiamo avviato una prima esperienza Web3 in occasione della nostra sfilata di crociera, in cui abbiamo offerto al nostro pubblico l’opportunità di diventare proprietario di un capitolo della storia di Etam acquistando una delle 40 silhouette virtuali della sfilata, con tutti i vantaggi e i benefici associati. Abbiamo riscontrato un’ottima risposta da parte dei nostri clienti, con 8 clienti in particolare che hanno potuto accedere alle cosiddette silhouette “signature” in vendita a 500 euro.

Visto l’interesse di questa prima iniziativa e il primo feedback qualitativo dei nostri clienti, abbiamo voluto andare oltre e investire nel metaverso per creare un’esperienza ancora più “unica” in occasione del nostro evento Live Show di settembre 2022. L’idea è stata quella di creare il fenomeno della rarità su un’esperienza di vendita esclusiva “NFT collector” di 5 pezzi interamente creati per l’occasione e modellati in 3D, numerati in 50 copie ciascuno.

Anteprima collezione NFTs di Etam

Anteprima collezione NFTs di Etam


2. Cosa ha spinto i clienti ad acquistare questi NFT? Qual è stato il loro feedback e la loro soddisfazione per questo progetto?

Grazie a questa NFT, i clienti hanno ovviamente beneficiato dell’esperienza virtuale, ma anche del prodotto fisico nella sua dimensione, entro il limite di 50 copie. Questa NFT ha anche e soprattutto permesso di instaurare un rapporto ultra-privilegiato con il marchio, sia che si tratti di acquisti personalizzati durante le feste di fine anno, sia che si tratti della creazione di un pezzo personalizzato per il cliente. Queste esperienze sono state unanimemente riconosciute con l’assegnazione del cosiddetto pezzo esclusivo e 18 feedback positivi nei negozi, in particolare a seguito del supporto del personal shopper

3. Dal punto di vista di Etam, le NFT vi hanno permesso di comprendere meglio il comportamento d’acquisto dei vostri clienti?

In Etam stiamo costruendo un nuovo rapporto con i nostri clienti che definirei premium e personale. È il paradosso del Web3, dove tutto è digitale. Abbiamo attratto uomini – la clientela è piuttosto femminile – e reclutato nuovi clienti che non facevano parte della comunità Etam. Questa clientela è per lo più giovane e più orientata al digitale. Infine, abbiamo riscontrato che il carrello medio è molto più alto del solito presso Etam.

4. State già pensando a come offrire versioni digitali degli abiti acquistati dai vostri clienti presso Etam e renderli utilizzabili nel metaverso, ad esempio su un avatar?

Stiamo pensando a un’esperienza immersiva, ma non ancora totalmente digitale. I nostri clienti non sono ancora pronti a passare a un’identità virtuale al 100%, e questo è lo scopo della collaborazione con Cohort. Ci permettono di praticare il metaverso pur continuando a sfruttare i vantaggi dei prodotti fisici.

5. Il Web3 apre un nuovo campo di possibilità per interagire con i clienti e fidelizzarli. Pensate di introdurre altri vantaggi per i vostri titolari di NFT (buoni sconto, carta fedeltà, ecc.)?

Completamente, il Web3 ci permette di mettere in discussione il rapporto tra il marchio e i suoi clienti e di adattare un’esperienza su misura al tipo di cliente. Per il momento, abbiamo già messo in atto nuovi vantaggi offrendo ai titolari di NFT i biglietti per la prossima sfilata. Questo aumenta il livello di interazione tra noi, Etam, e i nostri beneficiari. Il cliente diventa membro di una comunità selezionata

6. Questa collezione di 50 NFT non è stato il vostro primo passo nel Web3, poiché già in passato avevate proposto la possibilità di acquistare un brano di una vostra sfilata in NFT. Come pensa che questo tipo di iniziative (legate alle NFT e al metaverso) rivoluzioneranno l’industria della moda in futuro?

Queste iniziative mettono fortemente in discussione l’idea di mercato di massa (o “marché de masse” in francese, che si riferisce a un mercato in cui un gran numero di consumatori finali viene prodotto su larga scala). Il cliente vuole essere considerato. Vuole essere trattato con privilegio in base al suo status e alla sua fedeltà. Non vuole essere solo un altro numero in una cartella clienti. In questo senso, l’approccio NFT ci permette di offrire più di un prodotto, un’esperienza davvero esclusiva. Questo genera nel cliente un senso di appartenenza singolare al marchio.

7. Ha un’offerta esclusiva per Cryptoast per concludere questa intervista?

Non vediamo l’ora di vedervi alla nostra prossima crociera per vivere la prossima esperienza Etam 3.0…

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