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FUD su USDC: Jeremy Allaire, CEO di Circle, risponde alle indiscrezioni

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Mentre questi mercati ribassisti sono pieni di voci, l’USDC di Circle è stato vittima del FUD. Jeremy Allaire, CEO della società emittente, ha risposto a queste preoccupazioni su Twitter e noi diamo un’occhiata a come le stablecoin sono garantite

USDC in preda al FUD

In tempi di mercati ribassisti, è comune vedere la cosiddetta “paura, incertezza e dubbio” (FUD) sui social media e negli ultimi giorni Circle e Coinbase USDC non fanno eccezione. I fallimenti e le difficoltà incontrate da alcuni importanti attori dell’ecosistema favoriscono infatti le voci.

Il crollo degli UST ha instillato paura nelle monete stabili. Per quanto riguarda l’USDC, se si naviga su Twitter è facile trovare inviti alla cautela. Ad esempio, si sostiene che la società stia pagando tariffe elevate per immagazzinare le sue riserve. Questo costerebbe miliardi di dollari di interessi all’anno:

Come spesso accade per queste pratiche, il ragionamento manca di fonti. Non è chiaro da dove provengano i dati e i frammenti di verità vengono messi insieme per creare una storia credibile.

La risposta dell’amministratore delegato di Circle

Jeremy Allaire, CEO di Circle, ha comunicato per dissipare il FUD diffuso contro l’USDC.

Nella sua argomentazione, Jeremy Allaire sottolinea la confusione tra l’USDC, che è stato prestato da terzi a operatori come Three Arrows Capital (3AC), e le riserve di stablecoin:

“C’è anche un’ovvia confusione tra le riserve di USDC, che sono regolamentate […] e trasparenti […] e l’USDC che è a sua volta utilizzato nei mercati dei prestiti, lontano dal Circle. “

In effetti, qualsiasi importo di USDC sia stato prestato ad attori falliti, questi debiti non dipendono da Circle. Pertanto, non possono avere un impatto sul bilancio dell’azienda.

Uno dei casi in cui l’azienda avrebbe potuto essere esposta a giocatori falliti è il programma Circle Yield. In questo modo la società può delegare la propria liquidità a Circle Bahamas e questa liquidità viene prestata ad altri operatori per generare rendimenti.

Ma anche se il programma fallisce, non si crea un contagio con le riserve di stablecoin. Sono di fatto indipendenti da essa. Ciò significa che la riserva utilizzata come garanzia dalla stablecoin non viene destinata a investimenti rischiosi.

USDC: una stablecoin regolamentata

Secondo Jeremy Allaire, Circle si trova nella posizione finanziaria più solida di sempre. Inoltre, condivide diversi articoli della società che spiegano come viene mantenuto l’ancoraggio del dollaro all’USDC. Le riserve della stablecoin sono costituite per il 20% da dollari fiat e per l’80% da obbligazioni a breve termine, in particolare buoni del Tesoro USA.

Ogni mese le riserve vengono verificate da Grant Thornton, la più grande società di consulenza al mondoᵉ. Queste riserve sono detenute principalmente da BlackRock e BNY Mellon. Inoltre, i conti di Circle sono controllati annualmente dalla Securities and Exchange Commission (SEC).

Da questo punto di vista, l’USDC dovrebbe essere distinta da una stablecoin algoritmica come la defunta UST. Sebbene il prezzo possa fluttuare durante i grandi movimenti di mercato, sarà sempre possibile negoziare l’asset con Circle in un rapporto di uno a uno con il dollaro.

Naturalmente, nonostante la rigida regolamentazione, non è impossibile per un’azienda mentire sulla propria situazione. Ma se si verificasse uno scenario del genere, Circle, i suoi dirigenti e i vari stakeholder si troverebbero ad affrontare conseguenze legali significative.

Inoltre, non dimentichiamo che EUROC, la nuova stablecoin della società sostenuta dall’euro, attirerà inevitabilmente l’attenzione dei funzionari europei. Da questo punto di vista, è quindi nell’interesse di Circle essere il più affidabile possibile. Questo non significa che dobbiamo fidarci ciecamente di un’azienda. Ma la diversificazione e il pensiero critico sono le armi migliori per il successo.

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