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Bitcoin (BTC) escluso dal rally di fine anno del mercato azionario?

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L’anno borsistico 2022 sta per concludersi, un anno che gli investitori vogliono già dimenticare. Con il crollo di azioni, obbligazioni e criptovalute, si tratta del peggior anno borsistico dal 2008. Tuttavia, c’è qualche speranza di un rally di fine anno per rallegrare il mercato?

Il rally di fine anno, un concetto tra mito e realtà statistica

Le festività di fine anno sono alle porte, il morale è alto e l’accoppiata volatilità/volume di negoziazione inizia a diminuire in modo significativo sul mercato azionario. Per gli investitori e i trader dei mercati finanziari, questo periodo è il punto di partenza per una retrospettiva, un lavoro di valutazione dell’anno passato, per meglio proiettare le principali tendenze dell’anno successivo.

Cosa possiamo imparare in poche parole da questo anno 2022 sui mercati finanziari? È stato uno dei peggiori anni dalla crisi finanziaria del 2008, con un calo congiunto di azioni, obbligazioni e criptovalute, a due cifre per queste tre classi di asset.

Il mercato orso del 2022 è rappresentato innanzitutto dal rialzo verticale dei tassi d’interesse, uno strumento utilizzato dalle Banche Centrali per ridurre il nemico pubblico numero uno, ovvero l’inflazione. Questo drastico restringimento delle condizioni di finanziamento e di liquidità ha portato al peggior crollo dei titoli obbligazionari dalla crisi finanziaria del 2008 e a un calo medio del 25% (secondo i principali indici di borsa occidentali) del mercato azionario.

Per il mercato delle criptovalute, il conto è molto più salato, con un calo del 65% del prezzo del bitcoin quest’anno e una diminuzione di tre volte della partecipazione istituzionale, misurata dal patrimonio in gestione (aum) dei grandi ETF.

Penalizzato a lungo da fattori di correlazione tra asset (in particolare il rialzo del dollaro USA sul Forex, il mercato dei cambi fluttuanti), il mercato delle criptovalute soffre da novembre di una crisi endogena di fiducia nelle piattaforme centralizzate.

Oltre a quanto sopra, il mercato è stato in uno stato di fluttuazione negli ultimi mesi, con gli indici CAC 40 e S&P 500 che sono rimbalzati tecnicamente dalla sessione di trading di mercoledì, e il CAC 40 è ora in una posizione di chiusura dell’anno. La quotazione del CAC 40 rispetta così la sua stagionalità, che le conferisce una performance media positiva alla fine di dicembre, un fatto statistico che viene spesso chiamato “rally di Natale”. Tuttavia, questo dato statistico non si applica al mercato delle criptovalute

Grafico che mostra la performance media del CAC 40 in ogni settimana di trading di dicembre dal 1987 (fonte, Vincent Ganne)

Grafico che mostra la performance media del CAC 40 in ogni settimana di trading di dicembre dal 1987 (fonte, Vincent Ganne)

Bitcoin, un anno 2022 da dimenticare, il peggiore degli ultimi 10 anni nel mercato azionario

Torniamo alla quotazione del bitcoin che, come abbiamo visto sopra, è scesa del 65% quest’anno e di oltre il 74% dal suo precedente massimo storico (quest’ultimo risale a lunedì 8 novembre 2021).

Il 2022 è un anno da dimenticare per il Bitcoin, in quanto, secondo alcune misure, è il peggiore degli ultimi 10 anni. Mi sono rivolto nuovamente ai dati sulla stagionalità (la performance media del mercato azionario in un periodo di tempo) ed ecco il risultato: il 2022 è il primo anno in 10 anni con 4 trimestri consecutivi di performance negativa per il BTC.

Ecco la mia conclusione: lunga vita al 2023! Sono convinto che questo nuovo anno sarà l’anno del rilancio del mercato toro di lungo periodo. Fino ad allora, auguro a tutti voi un buon Natale

Grafico che mostra la performance media trimestrale del prezzo del bitcoin dal 2013 (fonte, Coinglass)

Grafico che mostra la performance media trimestrale del prezzo del bitcoin dal 2013 (fonte, Coinglass)

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