Il 23 dicembre il giudice federale Ronnie Abrams, incaricata di supervisionare il processo penale di alto profilo dell’ex CEO di FTX Sam Bankman-Fried (SBF), si è autoesclusa dal caso. In un’ordinanza del tribunale, il giudice federale della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto meridionale di New York ha citato il possibile conflitto di interessi come motivo delle sue dimissioni.
Nell’ordinanza, il giudice ha affermato che lo studio legale Davis Polk & Wardwell LLP, di cui il marito è socio, ha fornito consulenza legale all’ormai defunto exchange di criptovalute FTX nel 2021. Il giudice ha aggiunto che Davis Polk & Wardwell LLP ha rappresentato parti “che potrebbero essere avverse a FTX e all’imputato Bankman-Fried in altri procedimenti (o potenziali procedimenti)”.
L’ordinanza del tribunale ha sottolineato che il marito di Abrams, Greg D. Andres, “non ha avuto alcun coinvolgimento” in nessuna delle rappresentanze di FTX e delle parti correlate. Sebbene i dettagli dei rapporti tra FTX e Davis Polk & Wardwell LLP siano riservati e di conseguenza sconosciuti alla Abrams, quest’ultima si è comunque ricusata “per evitare ogni possibile conflitto o l’apparenza di un conflitto”.
Ordinanza del giudice Ronnie Abrams che si ricusa dal processo penale della SBF. Fonte: documentcloud.org
Non si sa quando verrà scelto un nuovo giudice del Distretto Sud di New York per il processo SBF. Di solito, ai giudici vengono assegnati casi in modo casuale e vengono esclusi solo in caso di potenziale conflitto di interessi.
Alcuni si sono chiesti perché Abrams abbia aspettato così tanto a ricusarsi. Secondo un articolo del New York Times, la Abrams è stata nominata per il caso ancor prima che la SBF fosse estradata negli Stati Uniti il 21 dicembre.
Tuttavia, va notato che i giudici di solito discutono le questioni relative al conflitto di interessi con il capo del distretto e con un comitato etico e consultano i precedenti prima di prendere tali decisioni.
La ricusazione di Abrams arriva un giorno dopo che un altro giudice, Gabriel Gorenstein, ha approvato il rilascio della SBF dietro pagamento di una cauzione di 250 milioni di dollari. L’enorme importo della cauzione, tuttavia, ha creato controversie poiché SBF non ha pagato un centesimo.
La cauzione è stata invece garantita dai genitori di SBF, che hanno messo a garanzia la loro casa di famiglia, il cui valore sarebbe di 4 milioni di dollari. L’importo della cauzione è dovuto al tribunale solo se SBF non si presenta alle udienze.
Inoltre, alcuni mettono in dubbio la clemenza con cui è stata approvata la cauzione e se fosse giustificata vista l’entità delle presunte accuse di frode contro SBF. Alcuni hanno anche deriso il fatto che SBF non sia riuscito a ottenere la cauzione alle Bahamas, ma che il sistema legale statunitense sia stato più clemente.
Secondo un rapporto della Reuters del 22 dicembre, SBF sarebbe dovuto comparire in tribunale davanti al giudice Abrams il 3 gennaio 2023. Nel frattempo, l’ex miliardario è agli arresti domiciliari nella sua casa di famiglia a Palo Alto, in California. Il magnate della criptovaluta è accusato di molteplici capi d’imputazione per frode telematica federale, frode in titoli e riciclaggio di denaro.
