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Bitcoin (BTC): la sovraperformance delle criptovalute solleva interrogativi

by v

Il prezzo del Bitcoin (BTC) ha mostrato una sorprendente sovraperformance nelle ultime settimane, rispetto a diverse classi di attivi che sono state messe sotto pressione dalla nuova impennata dei rendimenti obbligazionari. Questo miglioramento relativo può continuare?

Bitcoin supera diverse asset class

Settembre non è stato un mese negativo per il mercato delle criptovalute, con un solido rimbalzo del prezzo del Bitcoin dal principale supporto tecnico di $25.000. D’altro canto, il mercato non ha ancora superato alcuna resistenza che possa proteggerlo dal ritorno di un impulso ribassista.

Comunque sia, il bitcoin è stato solido in termini assoluti, ma soprattutto è stato convincente in termini relativi. Nello stesso periodo di settembre, i mercati azionari europei e statunitensi hanno subito una forte correzione, così come i mercati obbligazionari e dei metalli preziosi.

Il calo combinato di queste tre classi di attività (che ora si sono stabilizzate) è un fenomeno borsistico molto raro, che riflette un periodo di stress finanziario che in circostanze normali avrebbe trascinato con sé il bitcoin.

Tuttavia, per quanto possa sembrare sorprendente, il BTC non ha subito lo stesso destino dell’oro o dell’argento. E sì, l’oro è sceso del 12% dai suoi massimi storici, ma i metalli preziosi sul mercato azionario e le criptovalute obbediscono alle stesse correlazioni invertite con il dollaro USA e i tassi di interesse obbligazionari.

Come spiega questa sovraperformance rispetto all’oro?

Prima opzione, il BTC supererà la tempesta con un certo ritardo. In tal caso, il rimbalzo a 25.000 dollari sarà stato il canto del cigno. Per questo motivo dobbiamo rimanere molto cauti fino a quando la resistenza a 29.000 dollari non verrà superata in modo significativo su base settimanale.

La seconda possibilità è che il BTC sia già in mano a mani forti in vista delle notizie rialziste attese (o almeno sperate) per il 2024, che si avvicina rapidamente. Con questo intendiamo ovviamente il dimezzamento e l’approvazione degli ETF spot, che sembrano essere la combinazione vincente dei prossimi mesi. Ancora una volta, senza un segnale tecnico per correre ai ripari, il mercato può ancora rompere abbastanza facilmente il supporto a 25.000 dollari.

A prescindere dall’andamento dei prezzi nelle prossime settimane, la sovraperformance di settembre del bitcoin sarà sicuramente un segnale di potenziale rialzista a lungo termine.

Grafico che rappresenta il rapporto Bitcoin/GOLD sull'orizzonte temporale settimanale

Grafico che rappresenta il rapporto Bitcoin/GOLD sull’orizzonte temporale settimanale

La spada di Damocle che pende sul Bitcoin

Il potenziale rialzista a lungo termine del Bitcoin non credo sia messo in dubbio da nessuno. Tuttavia, la tendenza a breve termine è molto più incerta, con il prezzo che descrive un trading range tra il supporto a 25.000 dollari e la resistenza a 29.000 dollari.

L’andamento immediato degli asset rischiosi sul mercato azionario sarà guidato dai movimenti del rendimento delle obbligazioni decennali statunitensi, il parametro di riferimento per il costo del denaro a lungo termine e, soprattutto, il principale responsabile della caduta del mercato azionario a settembre.

Se si vuole che il BTC continui a rimbalzare, è fondamentale che questo tasso di interesse di riferimento entri in una fase di declino e, soprattutto, non superi il record del 2007 del 5,25%.

Nel brevissimo termine, il primo supporto per BTC/USD si trova a 26.800 dollari, la cui violazione rimanderebbe il mercato verso 25.000 dollari.

Grafico che mostra le candele giapponesi nei dati giornalieri del rendimento delle obbligazioni decennali statunitensi

Grafico che mostra le candele giapponesi nei dati giornalieri del rendimento delle obbligazioni decennali statunitensi

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