Sulla scia della vicenda della Silicon Valley Bank (SVB), molti operatori dell’ecosistema delle criptovalute hanno chiarito i loro possibili rapporti con la banca. Oltre a Circle, chi è o non è esposto a SVB?
Chi nell’ecosistema delle criptovalute è esposto alla Silicon Valley Bank?
Alla luce del panico generato dal crollo della Silicon Valley Bank (SVB), è interessante considerare quali attori potrebbero essere interessati, al fine di stimare il rischio di contagio per l’ecosistema delle criptovalute. Ovviamente, il centro di questa notizia rimane l’USDC di Circle, con 3,3 miliardi di contanti bloccati presso questa terza parte fidata, che ha portato al depeg della stablecoin.
Naturalmente, non è l’unico attore colpito. Secondo la giornalista Lauren Hirsch, c’è anche la piattaforma BlockFi, in bancarotta, che avrebbe depositato 227 milioni di dollari presso SVB. Queste liquidità sono detenute in un fondo comune e quindi non sono assicurate. Inoltre, ciò potrebbe essere in conflitto con gli obblighi del Capitolo 11 della legge fallimentare statunitense:
Secondo il nuovo deposito fallimentare, BlockFi ha 227 milioni di dollari nella Silicon Valley Bank. Il curatore fallimentare li ha avvertiti lunedì che, poiché i fondi sono in un fondo comune del mercato monetario, non sono garantiti dalla FDIC – il che potrebbe essere un problema per la conformità alla legge fallimentare pic.twitter.com/hnpo8anrrS
– Lauren Hirsch (@LaurenSHirsch) March 10, 2023
Da parte loro, i colleghi di Decrypt ci hanno segnalato il fondo d’investimento Pantera Capital, indicando che, secondo un file depositato presso la Securities and Exchange Commission (SEC) il mese scorso, la società ha solo tre custodi per i suoi asset, tra cui la Silicon Valley Bank. In assenza di ulteriori informazioni in merito, sarebbe opportuno insistere sul condizionale e seguire eventuali annunci in merito, dato che il fondo ha investito in una serie di progetti nell’ecosistema.
Per quanto riguarda Avalanche Foundation, l’entità che sta dietro allo sviluppo dell’ecosistema Avalanche (AVAX) non ha dichiarato di essere esposta a Silvergate Bank, ma conferma di avere 1,6 milioni di dollari bloccati presso SVB:
Alla luce delle recenti notizie, desideriamo confermare che la Fondazione Avalanche non ha alcuna esposizione verso Silvergate e che ha un’esposizione di poco più di 1,6 milioni di dollari verso la Silicon Valley Bank. La Fondazione Avalanche è rattristata dalle notizie su SI e SIVB e si augura che tutti i depositanti siano risarciti.
– Avalanche (@avalancheavax) March 10, 2023
Sempre secondo Decrypt, anche il famoso studio di token non fungibili (NFT) Yuga Labs avrebbe “un’esposizione finanziaria super limitata” a SVB.
I giocatori hanno confermato di non avere alcuna esposizione
Mentre alcune aziende e progetti hanno rivelato di essere esposti alla Silicon Valley Bank, altri hanno rassicurato la comunità. Sul versante francese, è il caso di Coinhouse, come riferito dal suo amministratore delegato Nicolas Louvet, che ha affermato che è il caso anche di altri istituti bancari in difficoltà:
Crisi della banca tecnologica statunitense:
Le banche partner di @CoinhouseHQ sono Société Générale, Crédit Agricole, Fidor (gruppo BPCE).
Non abbiamo alcun rapporto commerciale, finanziario o di altro tipo con Silicon Valley Bank, Silvergate o Signature Bank– Nicolas Louvet (@LouvetNicolas) March 10, 2023
Anche
RealT, che consente la tokenizzazione degli immobili, ha confermato di non essere esposto, in un’e-mail inviata questo pomeriggio ai suoi utenti:
“Il partner bancario principale di RealT ha sede in Florida e non ha nulla a che fare con la Silicon Valley Bank in California. “
Tuttavia, il pagamento dei token RealT con USDC o xDAI dovrà essere effettuato al tasso di cambio attuale di tali stablecoin, non al valore di un dollaro che dovrebbero rappresentare.
Tra gli altri operatori che non hanno rapporti con la Silicon Valley Bank, sono stati fatti annunci da vari funzionari di KuCoin, Solana Labs e Solana Foundation, e Polygon.
Per coloro che sono interessati o meno, questo elenco non è assolutamente esaustivo. Ulteriori annunci arriveranno dai vari progetti dell’ecosistema e, come abbiamo visto più volte, l’effetto contagio può diffondersi rapidamente da un’azienda all’altra.