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Quali attori dell’ecosistema delle criptovalute sono interessati dal fallimento della Silicon Valley Bank?

by Patricia

Sulla scia della vicenda della Silicon Valley Bank (SVB), molti operatori dell’ecosistema delle criptovalute hanno chiarito i loro possibili rapporti con la banca. Oltre a Circle, chi è o non è esposto a SVB?

Chi nell’ecosistema delle criptovalute è esposto alla Silicon Valley Bank?

Alla luce del panico generato dal crollo della Silicon Valley Bank (SVB), è interessante considerare quali attori potrebbero essere interessati, al fine di stimare il rischio di contagio per l’ecosistema delle criptovalute. Ovviamente, il centro di questa notizia rimane l’USDC di Circle, con 3,3 miliardi di contanti bloccati presso questa terza parte fidata, che ha portato al depeg della stablecoin.

Naturalmente, non è l’unico attore colpito. Secondo la giornalista Lauren Hirsch, c’è anche la piattaforma BlockFi, in bancarotta, che avrebbe depositato 227 milioni di dollari presso SVB. Queste liquidità sono detenute in un fondo comune e quindi non sono assicurate. Inoltre, ciò potrebbe essere in conflitto con gli obblighi del Capitolo 11 della legge fallimentare statunitense:

Tuttavia, il pagamento dei token RealT con USDC o xDAI dovrà essere effettuato al tasso di cambio attuale di tali stablecoin, non al valore di un dollaro che dovrebbero rappresentare.

Tra gli altri operatori che non hanno rapporti con la Silicon Valley Bank, sono stati fatti annunci da vari funzionari di KuCoin, Solana Labs e Solana Foundation, e Polygon.

Per coloro che sono interessati o meno, questo elenco non è assolutamente esaustivo. Ulteriori annunci arriveranno dai vari progetti dell’ecosistema e, come abbiamo visto più volte, l’effetto contagio può diffondersi rapidamente da un’azienda all’altra.

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