La settimana che stiamo vivendo sul mercato azionario è l’ultima decisiva in termini di fondamentali economici, con la continua disinflazione negli Stati Uniti e un ulteriore rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve (FED). Nonostante il rimbalzo della sua volatilità storica, il prezzo del Bitcoin è ancora lento a fare la sua scelta tecnica alla luce dell’eccitazione post-FTX.
Tasso terminale della Federal Reserve in vista, ma la FED rimane restrittiva
Martedì 13 dicembre sono stati pubblicati i dati sull’inflazione negli Stati Uniti relativi al mese di novembre. Il mercato è stato rassicurato dalla conferma del terzo mese consecutivo di disinflazione da parte dell’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti. Tuttavia, occorre tenere presente che il tasso di crescita annuale del sistema dei prezzi è ancora superiore al 7% e che l’obiettivo della Banca Centrale è quello di portare il tasso di inflazione al 2%.
La FED ha presentato mercoledì sera una nuova decisione di politica monetaria, aumentando il tasso d’interesse dei fed funds dal 4% al 4,5% e ricordando che i tassi d’interesse rimarranno intorno al 5% per diversi mesi, fino a quando l’aumento dei prezzi non sarà definitivamente interrotto.
La principale incertezza per l’anno 2023 è se i tassi tenuti così alti per diversi mesi non finiranno per innescare una recessione economica. Come si comporterebbe il mercato delle criptovalute in un simile contesto economico? La risposta non è ovvia, almeno non può essere seriamente argomentata perché nella giovane vita delle criptovalute ci sono state solo due grandi recessioni e due eventi non sono sufficienti per dedurne le conseguenze.
In ogni caso, il tema fondamentale dominante per il mercato delle criptovalute rimane attualmente la solidità finanziaria delle piattaforme centralizzate e questa settimana è stata Binance a portare la febbre tra gli investitori sospendendo per alcune ore i prelievi nella stablecoin USDC. A breve termine, è indispensabile che i prelievi da Binance cessino e si trasformino in depositi per ripristinare immediatamente la fiducia.
Nonostante tutti questi fondamentali ribassisti per il mercato delle criptovalute, il prezzo del Bitcoin (BTC) sta ancora cercando di stabilizzarsi, preservando così il potenziale modello di divergenza rialzista tra prezzo e momentum (rappresentato in basso dall’indicatore tecnico RSI) nel medio termine.
Grafico che mostra il calo percentuale del prezzo del bitcoin dal suo precedente massimo storico
Bitcoin, le scelte tecniche attendono ancora nonostante il rimbalzo della volatilità
Torniamo ai dati tecnici mentre ci avviciniamo alla fine di questa intensa settimana sul fronte dei fondamentali. Il prezzo del bitcoin rimane ancorato al mercato ribassista fino a quando non riuscirà a superare la resistenza tecnica di 18/19K dollari con un volume elevato. Si tratta sempre del confine grafico tra la continuazione della tendenza al ribasso e la convalida di un minimo di lungo periodo.
Di seguito ho selezionato un grafico con l’indicatore Bitcoin Rainbow che evidenzia il ruolo di questa resistenza chartist. Se il mercato dovesse sfondarlo, proporrebbe un reintegro del limite inferiore dell’arcobaleno, che sarebbe un segnale di fine del mercato ribassista (a differenza dei reintegri ribassisti del 2011 e del 2014). Al momento in cui scriviamo, questo segnale è ancora in sospeso.
Grafico che mostra l’indicatore Bitcoin Rainbow con il prezzo dei bitcoin (curva nera)
