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Yves Saint Laurent Parfums, un metaverso e gli NFT presto in circolazione?

by Patricia

Yves Saint Laurent Parfums sta sviluppando prodotti per gli appassionati del Web3? Secondo la registrazione del marchio, la società francese è interessata ai gettoni non fungibili (NFT) e ai metaversi. Facciamo il punto sulle sue ambizioni

Yves Saint Laurent Parfums si tuffa nel Web3

Mentre la situazione economica europea fa temere una recessione, il settore del lusso non sta vivendo una crisi. Mentre il titolo in borsa del gruppo LVMH ha appena raggiunto un nuovo massimo, l’azienda Yves Saint Laurent Parfums ha appena registrato un marchio per iniziare la sua avventura nel Web3.

Secondo un documento ufficiale, la filiale del gruppo L’Oréal, che commercializza i prodotti Yves Saint Laurent, è interessata ai token non fungibili (NFT) e al loro utilizzo in mondi virtuali come i metaversi, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento dei clienti attraverso nuovi canali di comunicazione.

Il tema più dettagliato dell’azienda riguarda la produzione di programmi informatici, la cui implementazione permetterà la creazione di:

  • di oggetti virtuali come cosmetici, profumi e trattamenti per la pelle “da utilizzare nel metaverso”;
  • file multimediali tra cui video in formato NFT con contenuti relativi al settore di attività del marchio;
  • software scaricabile dedicato alla “creazione, produzione e modifica di skin e make-up digitali”;
  • e un’applicazione mobile per l’acquisto e la vendita di cosmetici e prodotti per il benessere.

Per l’azienda, la sua presenza nel metaverso deve andare oltre la semplice vetrina virtuale dei suoi prodotti. Yves Saint Laurent Parfums ha l’ambizione di creare negozi al dettaglio che permettano il commercio dei suoi prodotti virtuali.

Infatti, la casa madre Yves Saint Laurent Beauté, attualmente di proprietà del gruppo L’Oréal, ha effettuato un primo esperimento di Web3 nel giugno 2022 presentando una collezione NFT grazie alla partnership con la società francese Arianee.

Sempre più aziende nel Web3

Nel 2022, i marchi del lusso hanno intensificato il loro gioco sul Web3: mentre l’orologiaio svizzero Bretling e la casa di moda italiana Gucci hanno iniziato ad accettare alcune criptovalute per gli acquisti, il gioielliere Tiffany & Co. ha lanciato la sua prima piattaforma d’asta basata sulla tecnologia blockchain.

L’interesse per il Web3 sta crescendo tra le aziende, soprattutto per motivi commerciali. Utilizzando gli strumenti disponibili in questo ecosistema, i marchi possono aumentare la loro influenza attraverso operazioni di comunicazione nel metaverso. Per portare il settore del lusso, nel 2022 Gucci ha progettato un campo virtuale accessibile a tutti per quindici giorni sul metaverso The Sandbox.

Il Gucci Vault Land, un terreno virtuale sviluppato da Gucci nel metaverso The Sandbox

Il Gucci Vault Land, un terreno virtuale sviluppato da Gucci nel metaverso The Sandbox


Operazioni come questa permettono all’azienda di generare interesse per il proprio marchio e di unire una comunità di appassionati come potenziale bacino economico. Non appena l’azienda rivela un nuovo prodotto legato all’ecosistema Web3, i potenziali clienti di questa comunità possono diventare clienti, consentendo all’azienda di diversificare i flussi di entrate e di offrire nuove esperienze ai propri clienti.

Nel caso di Tiffany & Co. una delle loro strategie è stata quella di commercializzare un nuovo prodotto a un pubblico interessato alla tecnologia blockchain. Per farlo, l’azienda ha attinto al mondo dei token non fungibili vendendo ciondoli con la collezione NFT di CryptoPunks.

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