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Torna il “premio kimchi” per il Bitcoin: il prezzo del BTC sale in Corea del Sud

by v

Il “Kimchi Premium” è tornato. Con l’impennata del prezzo del Bitcoin, l’asset digitale è più costoso in un luogo in particolare: La Corea del Sud.

Il “Kimchi Premium”, che prende il nome da un piatto popolare del Paese asiatico, si riferisce ai prezzi più alti del Bitcoin e di altre criptovalute sulle borse coreane. Ieri il premio ha segnato il massimo degli ultimi due anni, come ha dichiarato la società di dati CryptoQuant a TCN.

“Il premio sul prezzo del Bitcoin in Corea del Sud ha raggiunto un aumento del 10%, segnando il massimo degli ultimi due anni”, ha dichiarato la società, aggiungendo che il ritorno del Kimchi è positivo perché significa “una rinascita degli investitori coreani al dettaglio”.

La ragione di questo fenomeno è in gran parte dovuta ai rigidi controlli sui capitali del Paese: è difficile spostare denaro dentro e fuori la Corea del Sud. Di conseguenza, la coppia di trading Bitcoin/Won coreano è più comune in Corea del Sud rispetto alla coppia Bitcoin/Dollaro statunitense in altri luoghi.

Gli investitori stranieri non possono utilizzare le borse sudcoreane, il che significa che se c’è un’impennata della domanda in patria, il prezzo aumenterà naturalmente.

E i trader sudcoreani che vogliono approfittare della differenza non possono farlo; non facilmente, comunque. I rigidi controlli sui capitali rendono difficile l’arbitraggio della differenza, cioè l’acquisto di Bitcoin negli Stati Uniti e la successiva vendita in Corea del Sud per intascare la differenza.

Il Bitcoin a un certo punto ha raggiunto il prezzo di 72.451 dollari in Corea. Martedì scorso ha brevemente superato il suo massimo storico di novembre 2021 sul più grande exchange di criptovalute americano, Coinbase, quando ha toccato i 69.324 dollari, prima di crollare di nuovo.

Attualmente il prezzo è di 67.268 dollari, con un rialzo di quasi il 57% in 30 giorni, secondo CoinGecko.

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