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Russia: i minatori di criptovalute consumano oltre il 2% dell’elettricità del Paese

by Thomas

Secondo il governo russo, l’attività dei minatori di criptovalute rappresenterebbe più del 2% del consumo di elettricità della Russia. Questo dato sta spingendo i funzionari del paese a mettere in discussione la regolamentazione dell’attività.

La Russia affronta il consumo da parte dei minatori di criptovalute

In Russia, l’attività dei minatori di criptovalute consumerebbe più del 2% del fabbisogno energetico del Paese. Questo è quanto sostiene Vasily Shpak, vice ministro russo dell’Industria e del Commercio:

“Sapete quanto incide l’industria mineraria nella mappa complessiva della produzione di elettricità nel nostro Paese? Ve lo dico io: più del 2%. Si tratta di una cifra superiore al costo dell’elettricità per l’agricoltura. Possiamo solo riconoscere l’attività mineraria […] come un’attività industriale […]”.

Egli afferma inoltre che il settore opera in una “zona grigia” dal punto di vista normativo. Di conseguenza, sottolinea che l’attività mineraria non è tassata e che i suoi attori sono esposti a rischi, senza specificare la natura di questi rischi.

Con i minatori che rappresentano il 4,7% dell’hashrate mondiale, la Russia sarebbe il 6ᵉ paese più grande della rete Bitcoin (BTC):

Percentuale di hashrate di Bitcoin per paese

Percentuale di hashrate di Bitcoin per paese


Gli asterischi per la Germania e l’Irlanda nel grafico precedente indicano che questi valori sarebbero falsati da un cambio di indirizzo IP da parte di minatori di altri Paesi.

Ricordiamo che mentre a gennaio la banca centrale russa ha chiesto il divieto di estrazione, Vladimir Putin si è opposto a questa raccomandazione per motivi economici.

Il ruolo dell’industria mineraria nel consumo di energia

Con il crescente interesse per il Proof-of-Stake (PoS), Vasily Shpak spera in un minore consumo energetico del nostro ecosistema in futuro. Tuttavia, continua a sostenere l’importanza della regolamentazione del settore:

Il consumo energetico dell’attività mineraria è una realtà, ma deve essere considerato nella sua interezza.

Per ottenere un costo di produzione competitivo, i minatori tendono a sfruttare le inefficienze produttive a loro vantaggio. Ciò significa che se una diga idroelettrica genera troppa elettricità rispetto alla domanda locale, un minatore può, ad esempio, scegliere di trasferirsi nella regione per approfittare di un’elettricità più economica.

A causa del sovradimensionamento delle attrezzature di produzione per soddisfare i picchi di domanda, tali opportunità sono frequenti e rendono i minatori mobili a seconda della stagione. Laddove, con una visione selettiva, l’attività mineraria era un dissipatore di energia, ora diventa uno strumento per combattere gli sprechi.

In altre parole, non ci sono prove che l’estrazione industriale consumi l’elettricità di cui ha bisogno a spese di altri settori strategici, contrariamente a quanto si può pensare in Russia o in qualsiasi altra parte del mondo.

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