Non è un fan delle criptovalute, Donald Trump? L’ex presidente degli Stati Uniti sembra averci ripensato. Una recente dichiarazione sulle risorse indica che detiene tra i 250.000 e i 500.000 dollari in criptovalute, su un portafoglio Ethereum (ETH). Da dove provengono?
Donald Trump dichiara le sue criptovalute
Donald Trump ha dovuto dichiarare i suoi beni al dipartimento etico del governo statunitense, un passaggio obbligatorio per i dipendenti statali. Tra i suoi (numerosi) beni c’è una novità inaspettata: l’ex presidente degli Stati Uniti possiede tra i 250.000 e i 500.000 dollari in criptovalute. La dicitura non è del tutto chiara: sappiamo che si tratta di un portafoglio Ethereum, ma non sappiamo se è tutto Ether (ETH) :
“Un portafoglio di criptovalute (Ethereum) “
Il portafoglio sembra essere collegato a una recente raccolta di token non fungibili (NFT) offerti da Donald Trump. Lo scorso dicembre, l’ex presidente ha condiviso una serie di gettoni con le sue sembianze, che lo ritraggono in varie attività e raffigurano figure tipicamente americane:
La collezione di NFT di Donald Trump
Sono stati rilasciati due set, con l’ultimo che offre ogni “carta” a 99 dollari. E sembra che la vendita abbia avuto un certo successo, se si considera l’ingente somma in criptovalute dichiarata da Donald Trump.
Donald Trump inverte la sua posizione sulle criptovalute?
Storicamente, però, Donald Trump non ha mostrato un grande sostegno al settore delle criptovalute, anzi. Quando era in carica, le considerava un “potenziale disastro in attesa di accadere” e non ha mostrato molta competenza nel settore:
“Chissà cosa sono in realtà, ma di certo è qualcosa di cui la gente non sa molto”.
In ogni caso, l’ex presidente degli Stati Uniti sembra saperne abbastanza da raccogliere una somma consistente su un portafoglio Ethereum. E non sarebbe l’unico all’interno del suo partito? Negli ultimi mesi, i repubblicani sembrano aver fatto delle criptovalute un tema di campagna elettorale, presentandole come simbolo di libertà finanziaria.I Democratici, dal canto loro, sono imbarazzati dai legami della famiglia Bankman-Fried con il partito e tendono quindi a mostrare ostilità, particolarmente evidente presso la SEC. La campagna presidenziale statunitense, a cui partecipa Donald Trump, farà probabilmente emergere dibattiti sull’argomento.
