Home » Russia: il rublo ai minimi da marzo 2022 – E la de-dollarizzazione?

Russia: il rublo ai minimi da marzo 2022 – E la de-dollarizzazione?

by Patricia

Negli ultimi mesi il motto della Russia, a cui si sono aggiunti gli altri Paesi BRICS, è stato quello di staccarsi dal dollaro. Per farlo, però, servono altre valute forti e questa settimana il rublo sembra grigio. Ha raggiunto un livello che non si vedeva dal marzo 2022 e sta lottando per resistere in un contesto di guerra in Ucraina e di inflazione. Cosa ne pensate

?

Il rublo raggiunge lo stesso livello del marzo 2022

La Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio del 2022, scatenando una guerra che da allora è rimasta impantanata. In risposta, il rublo russo (RUB) è crollato, raggiungendo il punto più basso nel marzo dello stesso anno. E ha appena toccato di nuovo quel minimo: all’inizio della settimana, alla Borsa di Mosca, un dollaro veniva acquistato per più di 100 rubli.

Evoluzione del rublo russo (RUB) dall'inizio del 2022

Evoluzione del rublo russo (RUB) dall’inizio del 2022


Il mantenimento dello status del rublo è una questione importante per Mosca, che ha bisogno di una valuta forte per continuare la guerra in Ucraina. La comunità internazionale ha imposto dure sanzioni economiche al Paese, che si è trovato tagliato fuori dal sistema di pagamento SWIFT.

I timori di inflazione e la speranza di de-dollarizzazione per i russi

La popolazione russa sta già subendo notevoli conseguenze economiche a causa del conflitto scatenato da Vladimir Putin. L’accesso alle valute estere – compreso il dollaro – è limitato e pochi beni di “riserva” sono accessibili. Nella primavera del 2022, l’inflazione aveva superato il 17%. Il continuo calo del rublo sta nuovamente facendo temere un aumento sostanziale dei prezzi.

In risposta, la Russia punta sul processo di “de-dollarizzazione”. Insieme ai Paesi “BRICS”, chiede regolarmente di puntare sulle valute locali piuttosto che sul biglietto verde statunitense. Ufficialmente questo vale per tutti i Paesi, ma è ovviamente più urgente per quelli soggetti a sanzioni, tra cui Russia, Iran e Cina. Tuttavia, un portavoce del blocco BRICS ha spiegato in estate che si tratta di una tendenza fondamentale: “

“.
Nel prossimo futuro, è improbabile che questo [una moneta comune] sia fattibile, ma l’uso delle valute nazionali è già una realtà che sta crescendo a livello globale. Questa pratica non è visibile solo nei Paesi che subiscono sanzioni, ma anche in altri “

Quindi lo status del rublo non riguarda solo la vita quotidiana dei russi, ma anche un importante cambiamento ideologico. Il dollaro perderà il suo predominio, ma il rublo sarà una delle valute che ne uscirà rafforzata? Questo è ancora da vedere.

Related Posts

Leave a Comment