Mentre il 2022 è stato incentrato sul tema della preoccupazione fondamentale per l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, è il tema della recessione che occuperà lo spazio mediatico nel 2023. Come evolverà il prezzo del bitcoin se l’economia occidentale entrerà in una grave recessione economica
Il bitcoin può essere un bene rifugio in caso di recessione economica?
E’ finalmente arrivato il 2023 e per il mercato delle criptovalute, che nell’ultimo anno ha ceduto oltre il 65% del suo valore, è arrivato il momento di voltare pagina. Il prezzo del bitcoin, purtroppo, non è servito come strumento di copertura contro l’inflazione incontrollata, anzi è successo il contrario.
Le banche centrali hanno adottato una politica monetaria estremamente restrittiva per contenere l’impennata verticale del regime dei prezzi, il che ha comportato un forte aumento dei tassi di interesse obbligazionari, un fattore fondamentale che ha avuto un effetto ribassista sulla capitalizzazione del mercato delle criptovalute.
Il Bitcoin non è mai stato, non è e non sarà mai un asset finanziario a copertura dell’inflazione.
L’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse sono stati gli elementi fondamentali dominanti dello scorso anno e, sebbene entrambi continueranno a essere importanti nel 2023, ora è la probabilità di una recessione economica a farla da padrone.
Come possiamo aspettarci che il prezzo del bitcoin si comporti durante una grande recessione economica? È difficile dare una risposta statistica poiché la vita del BTC è di soli 13 anni, e sono presenti solo due casi di recessione:
- La crisi finanziaria del 2008/2009 (la nascita del BTC);
- La crisi sanitaria del 2020.
In generale, in tempi di recessione, è l’andamento del mercato azionario e del dollaro USA sul Forex che può influenzare la dinamica delle criptovalute. Mi sembra presuntuoso pensare che le criptovalute possano essere un rifugio sicuro in caso di crescita economica negativa.
Per prevedere la fine del mercato orso delle criptovalute nel 2023, l’economia globale dovrebbe offrire un quadro economico di tipo “soft landing”. Di seguito una tabella che riassume l’evoluzione prospettica del BTC nel 2023, secondo il quadro macroeconomico potenziale.
Tabella che propone lo stato di alcuni criteri globali-macro secondo il quadro economico prospettico del 2023
L’analisi tecnica indica un ritorno della volatilità all’inizio di gennaio
Torniamo ora all’analisi tecnica del prezzo del bitcoin. Il fattore tecnico dominante rimane il breakout tecnico ribassista di inizio novembre dello scorso anno, sulla scia dell’accordo con FTX. Il mercato rimane in una tendenza al ribasso finché si mantiene sulla resistenza tecnica principale di $19/20K e l’obiettivo tecnico naturale è ancora fissato a $11/12K, un livello di prezzo che ho avuto modo di descrivere nelle mie precedenti analisi tecniche pubblicate sulle colonne di Cryptoast.
L’attuale periodo di stabilizzazione sui 16.000 dollari ha una fonte tecnica, è il rapporto di ritracciamento del 50% dell’intera fase rialzista che si è costruita tra il minimo della crisi sanitaria e il massimo storico del novembre 2021.
D’altra parte, sono presenti divergenze tecniche rialziste (vedi grafico sotto) che mantengono l’equilibrio delle forze tecniche tra i due scenari seguenti:
- La continuazione della tendenza al ribasso verso la zona di supporto di 11/12K dollari;
- Reintegrazione con volume di 19/20K dollari.
La misura della volatilità a breve termine (la misura a 7 giorni) si sta avvicinando ad un grande supporto, il mercato farà la sua scelta tecnica nella prima metà di gennaio.
Grafico che mostra le candele giapponesi nei dati settimanali del fondo Bitcoin Grayscale
