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Questa settimana su Crypto Twitter: Spiriti in rialzo, Coinbase in ribasso sui prezzi record delle criptovalute

by Tim

Anche se ha visto molti inizi e fermate, questa settimana ha continuato la fenomenale traiettoria verso l’alto del mercato delle criptovalute e ha causato alcuni intoppi lungo la strada.

Lunedì, un CryptoPunk è stato venduto per ben 16,03 milioni di dollari di ETH al momento della vendita, il secondo prezzo più alto mai raggiunto da un pezzo della collezione NFT di Ethereum. Gli utenti di criptovalute hanno salutato l’occasione come un segno che il mercato degli NFT, a lungo in difficoltà, potrebbe essere in grado di partecipare alla corsa del mercato toro che attualmente sta facendo impennare molte criptovalute.

Martedì la corsa si è fatta ancora più folle quando il Bitcoin ha brevemente superato il suo massimo storico superando i 69.000 dollari. È stato un momento catartico su Twitter, che ha convalidato la fede dei sostenitori del Bitcoin che sono rimasti fermi nelle loro convinzioni attraverso diversi inverni brutali della criptovaluta.

Alcuni massimalisti di Bitcoin hanno colto l’opportunità di attaccare gli haters con poco riguardo per la modestia o il decoro.

Alla fine della settimana, non solo il Bitcoin ha toccato un altro massimo storico, superando i 70.000 dollari, ma anche l’ETH ha eclissato i 4.000 dollari e Solana ha brevemente superato i 150 dollari, suscitando un’ondata di eccitazione e fermento in tutta la criptosfera.

Tutti si sono goduti il caldo, a quanto pare, tranne Coinbase, che ha subito numerosi crash e fallimenti durante la settimana da record.

Alcuni hanno accolto bonariamente la serie di interruzioni, scherzando sul fatto che non si trattava di un’importante pietra miliare per i prezzi delle criptovalute a meno che Coinbase non fosse fuori uso.

Altri, invece, sono stati meno entusiasti del fatto che il loro fornitore di servizi finanziari abbia ripetuto eventi di trading chiave.

Divenne presto una barzelletta – o una teoria cospirativa, a seconda degli individui – che Coinbase stesse intenzionalmente strozzando la sua piattaforma per impedire il trading in certi momenti di volatilità del mercato, proprio come Robinhood chiuse il trading durante l’esplosione di interesse per le azioni GameStop nel 2021.

Non sono ancora emerse prove a sostegno dell’affermazione che Coinbase abbia intenzionalmente mandato in crash la propria piattaforma. L’amministratore delegato della borsa, Brian Armstrong, ha dichiarato la scorsa settimana che le interruzioni erano dovute a picchi di traffico senza precedenti.

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