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Multichain chiude le operazioni dopo che la polizia cinese ha preso in custodia la sorella del CEO

by Tim

Il protocollo bridge Multichain (MULTI) ha annunciato oggi di aver chiuso le operazioni a causa della mancanza di fondi operativi e di informazioni sul suo CEO Zhaojun, che è sotto la custodia della polizia cinese.

I problemi che affliggono il ponte cross-chain di Multichain sono iniziati alla fine della primavera, dopo che gli utenti hanno inondato Telegram di Multichain lamentando che alcuni trasferimenti in sospeso erano bloccati.

All’epoca giravano voci che le autorità cinesi avessero arrestato diversi dirigenti di Multichain, tra cui l’amministratore delegato Zhaojun. In seguito il protocollo ha confermato su Twitter che l’amministratore delegato era scomparso e che aveva accesso esclusivo ai server danneggiati responsabili dei ritardi.

L’annuncio di oggi ha confermato l’arresto di Zhaojun.

Il team Multichain ha anche scritto che la polizia ha confiscato tutti i dispositivi, i portafogli hardware di criptovalute e le frasi mnemoniche di Zhaojun, sequestrando essenzialmente tutti i fondi del team e costringendolo a chiudere le operazioni.

Anche la sorella di Zhaojun arrestata

Il 4 giugno, la famiglia di Zhaojun ha avuto accesso al server cloud utilizzando le informazioni storiche del suo computer di casa. Hanno permesso agli ingegneri del team Multichain di accedere fisicamente al desktop per risolvere problemi tecnici con due router.

Il giorno successivo, Multichain ha ripreso parzialmente le operazioni.

Un mese dopo, utilizzando le informazioni di login ottenute sul server cloud da un indirizzo IP di Kunming, la sorella di Zhaojun ha avuto accesso ai beni dei clienti bloccati nei portafogli MPC (Multi-party computation), li ha trasferiti in portafogli sotto il suo controllo e ha successivamente informato il team.

All’epoca si pensava che le transazioni, per un totale di almeno 200 milioni di dollari in criptovalute, fossero opera di sfruttatori.

Il 13 luglio, la famiglia di Zhaojun ha informato il team che anche la sorella del CEO è stata presa in custodia dalla polizia cinese. Ora anche lei ha perso i contatti e lo stato dei beni custoditi è incerto.

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