Con l’avvicinarsi delle scadenze per il destino di Julian Assange, si moltiplicano le iniziative per sostenerlo. Mentre una collezione NFT è stata svelata la scorsa settimana, oggi parliamo di AssangeDAO, un’organizzazione autonoma decentralizzata determinata ad agire per suo conto.
Il progetto AssangeDAO e i rischi di Julian Assange
Julian Assange si è visto negare l’asilo in Francia venerdì scorso con un voto di 17 a 31 all’Assemblea Nazionale. È uno degli ultimi appelli per cercare di fermare la sua estradizione negli Stati Uniti, dove rischia 175 anni di prigione.
Per sostenerlo nel suo percorso legale, è nata AssangeDAO, un’organizzazione autonoma decentralizzata (DAO), che ha già raccolto quasi 13.000 ETH, ovvero circa 40 milioni di dollari, sulla piattaforma di crowdfunding decentralizzata Juicebox.
Il @AssangeDAO ha ora raccolto più di 39,1 milioni di dollari (12735 ETH) per la sua raccolta di fondi che andrà a difendere l’editore di WikiLeaks Julian Assange – che affronta una condanna a 175 anni per aver rivelato crimini di guerra
Contribuire: https://t.co/LKIU3AbzL2
Info: https://t.co/W5eQ2x8PYd pic.twitter.com/rwpFrYJ9l4– WikiLeaks (@wikileaks) February 7, 2022
Come promemoria, il fondatore di WikiLeaks è perseguito per “spionaggio” per aver rivelato più di 250.000 documenti diplomatici americani dal 2010 in poi, ognuno dei quali è classificato come non classificato, riservato o segreto.
Questi documenti coinvolgono numerose figure politiche e diplomatiche, in particolare su questioni come la guerra in Iraq e in Afghanistan. Potete trovare un elenco dettagliato nella pagina di Wikipedia dedicata a questo argomento.
AssangeDAO sostiene di essere un collettivo di cypherpunk che lavora in stretta collaborazione con la famiglia del giornalista australiano. Il suo meccanismo di governance coinvolgerà un portafoglio multi-firma Gnosis Safe che darà responsabilità a persone fidate dell’ecosistema delle criptovalute, per esempio Amir Taaki, uno sviluppatore di Bitcoin.
Un’eco di un recente progetto NFT
attraverso la campagna Juicebox, l’obiettivo di AssangeDAO è quello di fare un’offerta per la collezione di token non fungibili (NFT) dell’artista digitale Pak presentata oggi, 7 febbraio.
La settimana scorsa vi abbiamo parlato di questa collezione creata in collaborazione con Julian Assange. Questa collezione è composta da una variazione di un visual dinamico in forma di NFT che include una versione singola e una serie di mille copie. La collezione si chiama “Censored” ed è un cenno al lavoro investigativo di Assange.
Che AssangeDAO vinca l’asta o meno, l’organizzazione autonoma decentralizzata non cesserà di funzionare e continuerà a portare avanti azioni per il rilascio del whistleblower.
Va notato che i partecipanti alla campagna di raccolta fondi ricevono il token di governance in cambio della JUSTICE. Se vincono, i titolari di JUSTICE voteranno per stabilire una tabella di marcia per ciò che sarà fatto con i NFT.
In caso di sconfitta, coloro che lo desiderano potranno recuperare la loro puntata scambiando la loro JUSTICE con ETH. In parallelo, sarà ancora possibile proporre azioni da attuare sul forum DAO, a sostegno di Julian Assange.
Qualunque sia il futuro di questa iniziativa, questo è un perfetto esempio della sinergia che si può creare quando la blockchain e il mondo decentralizzato incontrano una forte comunità.