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Quasi 1 francese su 10 deterrà cripto-asset nel 2023

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Uno studio di Adan e KPMG rivela che il 9,4% dei francesi deterrà cripto-asset nel 2023. Nonostante le difficoltà che il settore web3 ha attraversato nel 2022 e anche se l’Esagono rimane indietro rispetto ai suoi vicini, l’adozione delle criptovalute in Francia è in aumento.

L’adozione di criptovalute in Francia è in crescita

Per il secondo anno consecutivo, KPMG France è stata incaricata da Adan (Associazione per lo sviluppo degli asset digitali) di condurre uno studio sull’adozione del Web3 e delle criptovalute in Francia e in Europa. Questo studio mira ad aggiornare i dati sull’adozione di questo settore da parte del grande pubblico e ad esplorare nuove direzioni con una dimensione europea.

Il nuovo studio mostra che il 9,4% dei francesi ha già investito in criptovalute, una cifra superiore del 17,5% rispetto all’anno precedente, quando solo l’8% degli intervistati aveva acquistato criptovalute.

Di conseguenza, quasi 1 francese su 10 detiene cripto-asset, ossia almeno una criptovaluta o un token non fungibile (NFT). Parallelamente, lo studio mostra che l’11% dei francesi ha già detenuto criptovalute nel proprio portafoglio di investimenti e il 26% è interessato ad acquistarle. Un altro dato molto sorprendente è che 1 francese su 7 ha già posseduto almeno una criptovaluta, NFT o stablecoin.

Inoltre, nel 2023, l’85% dei francesi sarà a conoscenza dell’esistenza delle criptovalute (76% nel 2022) e il 39% degli NFT (rispetto a solo il 15% nel 2022).

Adozione di cripto-asset in Francia

Adozione di cripto-asset in Francia


La presentazione dei risultati di questo studio ha avuto luogo il 19 febbraio presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze alla presenza di rappresentanti del governo, tra cui Jean-Noël Barrot, Ministro delegato alla transizione digitale e alle telecomunicazioni.

Qual è il profilo degli investitori francesi in criptovalute?

I risultati rivelano una chiara sovrarappresentazione degli uomini tra gli investitori in criptovalute, che rappresentano da soli il 63,5%.

Si conferma la tendenza generazionale che vede i giovani sotto i 35 anni più propensi a investire in criptovalute, con questi ultimi che rappresentano il 48% dei possessori di criptovalute e il 30% degli investitori intenzionali.

Entro il 2023, oltre il 17% dei francesi di età compresa tra i 18 e i 35 anni possiederà cripto-asset, rispetto ad appena il 12% nel 2022.

Come investono i francesi nelle criptovalute

Lo studio di Adan e KPMG evidenzia anche i metodi e le strategie di acquisizione degli investitori. Non sorprende che il Bitcoin sia il leader indiscusso degli asset del portafoglio degli investitori in criptovalute, detenuto da oltre il 75% di essi, seguito da Ether e Binance BNB.

In media, gli investitori francesi destinano 5.000 euro alle criptovalute, che rappresentano una quota dell’11% dei risparmi totali degli intervistati.

Inoltre, gli investitori effettuano solo 1-2 transazioni mensili legate alle criptovalute (acquisto, vendita, trading, ecc.). I detentori a medio-lungo termine dominano quindi ampiamente i trader.

Quali sono le piattaforme più popolari?

Le piattaforme scelte dagli investitori per acquistare criptovalute restano per lo più straniere. Il 39% dei francesi si è già rivolto a Binance, il 29% a Coinbase e il 20% alla neo-banca Revolut.

La principale soluzione francese per investire in criptovalute è la FinTech Lydia, già utilizzata dal 13% dei francesi. Segue Coinhouse con l’11%, poi Bitpanda e Kraken con il 10%.

Piattaforme più utilizzate dai criptoinvestitori francesi

Piattaforme più utilizzate dai criptoinvestitori francesi

Dove si colloca la Francia rispetto ai suoi vicini

Nonostante questi dati incoraggianti, la Francia è ancora indietro rispetto ad alcuni dei suoi vicini nell’adozione delle criptovalute. Infatti, una parte di questo studio ha analizzato l’adozione delle criptovalute da parte del grande pubblico in Europa, in particolare nel Regno Unito, in Germania, nei Paesi Bassi e in Italia.

I Paesi Bassi sono in testa con il 23% degli intervistati che hanno mai avuto criptovalute nel loro portafoglio di investimenti, seguiti dall’Italia con il 21%, dal Regno Unito con il 18% e dalla Germania con il 16%. La Francia si colloca all’ultimo posto con l’11% della popolazione che ha mai posseduto criptovalute.

Anche in termini di conoscenza del settore dei cripto-asset, la Francia è in ritardo. Se il 53% dei britannici conosce i token non fungibili (NFT), questa percentuale scende al 39% per i francesi. Lo stesso vale per le stablecoin, dove il 25% degli italiani dichiara di conoscere questi asset, mentre solo il 18% dei francesi ne è a conoscenza.

Knowledge of crypto-assets in Europe

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