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Le transazioni illecite stanno esplodendo nel settore della DeFi, secondo un rapporto di Chainalysis

by v

La società specializzata nell’analisi delle transazioni blockchain, Chainalysis, presenta un rapporto in cui evidenzia il peso delle attività illecite nella finanza decentralizzata (DeFi). Per il 2022, rappresentano già 2,4 miliardi di dollari.

Indagine di Chainalysis sull’arrivo di fondi illeciti nella DeFi

In un rapporto presentato giovedì, Chainalysis pubblica lo stato delle attività illecite nelle criptovalute, concentrandosi sul loro peso nella finanza decentralizzata (DeFi):

Figura 1 - Aumento delle attività illecite nella DeFi

Figura 1 – Aumento delle attività illecite nella DeFi


Il primo grafico evidenzia l’arrivo di fondi illeciti nei vari protocolli della DeFi. Mentre nell’intero 2021 questi afflussi di liquidità hanno pesato per poco più di 1,5 miliardi di dollari, il 2022 ha già battuto l’anno precedente, attestandosi attualmente a circa 2,4 miliardi di dollari.

A sua volta, anche la quota di questo volume sul totale della DeFi ha registrato un forte multiplo. Mentre nel 2021 ciò avrebbe rappresentato solo lo 0,04%, attualmente siamo allo 0,21%.

Ma questo dato va messo in prospettiva considerando che, da un lato, dovremo aspettare la fine dell’anno per fare un vero confronto e, dall’altro, si tratta di un dollaro ricevuto ogni 476 dollari secondo i dati attuali.

Stato dei beni rubati nella DeFi

L’indagine di Chainalysis analizza anche l’ammontare dei fondi rubati nell’ecosistema DeFi, trimestre per trimestre:

Figura 2 - Importo dei fondi rubati per trimestre in DeFi

Figura 2 – Importo dei fondi rubati per trimestre in DeFi


Se si analizzano i dati presentati finora, si può capire perché il 2022 sia iniziato così male. In effetti, con quasi 1,3 miliardi rubati nel primo trimestre di quest’anno, si ricordano gli impressionanti hack sulla sidechain Ronin e sul ponte Wormhole, che da soli pesano per tre quarti del totale.

Figura 3 - Evoluzione dei diversi obiettivi di attacco

Figura 3 – Evoluzione dei diversi obiettivi di attacco


Dal 2019 possiamo anche notare che, a differenza degli altri attori del panorama blockchain, la DeFi sta diventando sempre più importante negli obiettivi scelti per gli attacchi.

Mentre all’inizio del 2019 le piattaforme di scambio di criptovalute centralizzate erano le uniche vittime di hackeraggi, quest’anno la tendenza si è completamente invertita a scapito della finanza decentralizzata.

Come viene regolarmente sottolineato, la Corea del Nord gioca un ruolo importante in questi attacchi e sembra anche che stia sviluppando un appetito per la DeFi secondo Chainalysis:

Figura 4 - Fondi rubati dalla Corea del Nord

Figura 4 – Fondi rubati dalla Corea del Nord

Stand up to the data

Con tutti questi miliardi, i numeri presentati finora possono sembrare impressionanti, e lo sono. Ma dovrebbero essere visti in una luce più critica.

In primo luogo, il motivo per cui la DeFi è stata sempre più bersaglio di attacchi dal 2019 è semplicemente perché ha iniziato a emergere davvero alla fine del 2019, inizio 2020. Con l’aumento esponenziale del volume totale bloccato (TVL), gli importi dei fondi rubati sono stati matematicamente seguiti.

In secondo luogo, un ladro di qualsiasi tipo tende a cercare il minimo sforzo per ottenere il massimo risultato. Quindi, dato che questo aspetto della blockchain è ancora relativamente giovane, la ricerca sulla sicurezza e la correzione delle falle possono talvolta essere in ritardo rispetto al clamore collettivo e alla velocità di adozione.

Qualcuno di qualificato li vedrà quindi come bersagli facili, più facili in ogni caso delle grandi piattaforme di scambio centralizzate, capaci di iniettare milioni di dollari nel loro budget di sicurezza.

Figura 5 - Quota delle transazioni illecite nel volume globale

Figura 5 – Quota delle transazioni illecite nel volume globale


Infine, non dimentichiamo che, nonostante l’attuale flessione dei prezzi, l’ecosistema nel suo complesso ha registrato una tendenza al rialzo negli ultimi anni. Ecco perché 1 miliardo di dollari nel 2019 non ha lo stesso peso di 1 miliardo di dollari nel 2022.

Inoltre, come si può vedere nella Figura 4, il volume totale delle transazioni illecite è in tendenza al ribasso. L’aberrazione statistica del 2019 è in gran parte dovuta al caso PlusToken.

Come spesso accade, è facile dare alle statistiche il significato che si vuole, quindi è importante mantenere un occhio critico su di esse e cercare di capire cosa implicano.

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