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La piattaforma di scambio Voyager Digital dichiara fallimento

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Il mercato orso e la vicenda di Three Arrows Capital (3AC) continuano ad avere pesanti ripercussioni sugli operatori dell’ecosistema delle criptovalute. La piattaforma di scambio Voyager Digital ha appena dichiarato bancarotta, nonostante fosse in difficoltà da diverse settimane. Diamo uno sguardo a ciò che questo significa per il futuro.

Voyager Digital in fallimento

Come abbiamo spiegato domenica scorsa, Voyager Capital aveva già sospeso i prelievi per far fronte alle sue difficoltà finanziarie. Il fallimento di Three Arrows Capital ha avuto un impatto diretto sulla piattaforma. Durante il fine settimana, l’amministratore delegato si è mostrato rassicurante, spiegando che questa pausa avrebbe “preservato il futuro della piattaforma Voyager”.

Ma questo futuro è ora in pericolo. Abbiamo appena appreso che Voyager Digital ha presentato istanza di fallimento presso il Southern District di New York. Secondo il documento, l’azienda deve ai suoi creditori beni per un valore compreso tra 1 e 10 miliardi di dollari.

La mossa consentirà una “riorganizzazione finanziaria” dell’azienda. L’obiettivo è massimizzare il processo di raccolta per soddisfare i clienti. Stephen Ehrlich, CEO di Voyager Digital, ha confermato oggi su Twitter che i servizi di Voyager Digital continueranno ad essere disponibili durante questo processo:

Ma non tutti. Prelievi, depositi, scambi e il programma di fidelizzazione di Voyager Digital continueranno a essere sospesi durante il processo di bancarotta, così come il piano di recupero.

Cosa si aspettano i clienti

Stephen Ehrlich dice anche che il piano risarcirà i clienti colpiti.

“I clienti con criptovalute nei loro conti riceveranno in cambio una combinazione di criptovalute […], una somma proveniente dal recupero di 3AC, azioni ordinarie della nuova società riorganizzata e token Voyager. “

Voyager Capital aveva fornito un prestito di 15.250 bitcoin (BTC) e 350 milioni di USD Coin (USDC) a 3AC. Ma Three Arrows Capital è stata messa in liquidazione da un tribunale delle Isole Vergini britanniche. Per ricordare, il fondo di investimento di Singapore era fortemente esposto al progetto Terra (LUNA), che ha avuto un effetto domino.

Come possiamo vedere, le ripercussioni della vicenda Terra si stanno ancora diffondendo in tutto l’ecosistema, con un impatto molto forte sui progetti centralizzati. Nel bel mezzo di un mercato orso, è difficile stimare dove si fermerà il terremoto.

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