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La difficoltà di mining di Bitcoin sale di oltre il 9%, il massimo da gennaio

by v

La recente impennata del tasso di hash e della difficoltà di mining del Bitcoin è dovuta al fatto che un maggior numero di minatori sta accendendo le proprie macchine a causa della diminuzione dell’ondata di calore in Nord America e in Europa.

La difficoltà di mining di Bitcoin (BTC) è salita del 9,26% a 30,98 trilioni all’altezza del blocco 751968, il più alto da gennaio 2022, secondo i dati di Glassnode.

Fonte; Glassnode

Fonte; Glassnode


La metrica suggerisce che un maggior numero di minatori si sta unendo alla rete nonostante la performance relativamente scarsa dell’asset nel mese di agosto.

La difficoltà di mining di Bitcoin è una metrica utilizzata per misurare quanto sia impegnativo per i minatori minare un blocco dell’asset digitale di punta. La metrica viene aggiornata ogni 2.016 blocchi (all’incirca ogni due settimane).

Nel frattempo, la difficoltà di mining dipende dal livello di hash rate, ovvero dalla quantità di potenza di calcolo della rete Bitcoin.

Non sorprende che il tasso medio di hash di Bitcoin negli ultimi sette giorni sia aumentato, raggiungendo 224,7 EH/s (exahashes al secondo) il 30 agosto rispetto ai 197,7 EH/s registrati due settimane fa.

Fonte: Glassnode

Fonte: Glassnode


Secondo gli operatori del mercato, la recente impennata del tasso di hash e della difficoltà di mining di Bitcoin è probabilmente dovuta al fatto che un maggior numero di minatori sta potenziando le proprie macchine in seguito alla diminuzione dell’ondata di caldo che ha colpito il Nord America e l’Europa.

Galaxy Digital ha scritto:

“La difficoltà della rete diminuisce nei mesi estivi, con forti aumenti nei mesi autunnali e invernali, quando i minatori tornano online “

Inoltre, sembra che negli ultimi mesi molti minatori abbiano installato nuove macchine, come Antminer S19 XP, che hanno ulteriormente incrementato il tasso di hash.

Tuttavia, la maggiore difficoltà di mining potrebbe essere un problema per coloro che utilizzano vecchie apparecchiature, secondo la società di consulenza mineraria Blockbridge. L’azienda sostiene che se il prezzo del Bitcoin rimane intorno ai 20k dollari, c’è il rischio di capitolazione per i minatori che utilizzano apparecchiature inefficienti.

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