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Il crollo di FTX spinge il Bitcoin all’autocustodia; Ethereum passa alle stablecoin

by v

L’offerta di Bitcoin liquidi è aumentata nell’ultima settimana, mentre il dominio delle prime quattro stablecoin ha battuto quello di Ethereum.

Dopo il crollo di FTX, gli investitori stanno spostando grandi quantità di Bitcoin (BTC) nei loro portafogli di autocustodia e stanno uscendo da Ethereum (ETH) per investire in stablecoin, secondo i dati da noi analizzati.

Bitcoin si ritira verso l’autocustodia

Il grafico sottostante mostra la quantità di Bitcoin liquidi, illiquidi e altamente liquidi dal 2008.


A partire da novembre 2022, la quantità di Bitcoin detenuti nei portafogli di autocustodia ha quasi raggiunto i 15 milioni. Su un’offerta in circolazione di 19.204.000, questo numero indica che il 78% di tutti i Bitcoin è detenuto in autodeposito.

Il grafico seguente mostra in dettaglio l’offerta illiquida di Bitcoin dall’inizio dell’anno e mostra che questa settimana si è registrato un forte aumento.


Questo forte aumento potrebbe essere il risultato delle preziose lezioni che la comunità ha imparato dai recenti eventi relativi alla crisi di liquidità di FTX. Anche se FTX si è recentemente impegnata a fare tutto il possibile per fornire liquidità, si è comunque astenuta dal fare promesse.

Stablecoins over Ethereum

Il grafico sottostante raccoglie le forniture delle quattro principali stablecoin – Tether (USDT), USD Coin (USDC), Binance USD (BUSD) e DAI (DAI)- che sono su diverse blockchain e le confronta con il Market Cap di Ethereum.


I dati mostrano che il dominio delle stablecoin ha trionfato su quello di Ethereum a partire dall’11 novembre. Questo è accaduto solo una volta nella storia delle criptovalute, nel giugno del 2022, ed è un forte indicatore del fatto che gli investitori stanno spostando ingenti fondi nelle stablecoin mentre il market cap di Ethereum scende.

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