Il misterioso hack che ha portato alla perdita di centinaia di milioni di dollari sulla borsa di criptovalute FTX è stato il risultato di un attacco sofisticato, secondo le nuove rivelazioni, e le persone coinvolte sono state identificate.
FTX hack in definitiva dovuto a un attacco di sim swap
Chi era presente ricorda questo strano evento: il giorno dopo l’annuncio del fallimento della borsa di criptovalute FTX, allora controllata da Sam Bankman-Fried, era avvenuto un hack di diverse centinaia di milioni di dollari nella più totale incomprensione.
Si trattava di trasferimenti da parte di SBF, che avrebbe voluto andarsene con il bottino? Si trattava di un lavoro interno di dipendenti della borsa? Oppure si trattava davvero di un attacco, per quanto strano potesse sembrare visto il momento?
Bloomberg ha appena gettato nuova luce su questo caso, che risale ormai a più di un anno fa, rivelando che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha accusato 3 persone di 3 diversi Stati americani, Illinois, Colorado e Indiana.
In particolare, sono accusati di aver condotto molteplici operazioni di sim-swap nel settore delle criptovalute per un periodo di quasi due anni. L’accusa, depositata presso il tribunale federale di Washington, rivela che gli imputati hanno raccolto le informazioni personali di una cinquantina di vittime per convincere i rispettivi operatori a trasferire i loro numeri su un altro telefono.
In questo modo, gli individui sono stati in grado di acquisire determinate password e di eludere l’autenticazione a due fattori (2FA) quando era in vigore, il che ha permesso loro di accedere successivamente a determinati account e portafogli di criptovalute.
In ogni caso, una buona parte dei 400 milioni di dollari rubati è stata spostata. Come possiamo vedere qui sotto, il primo portafoglio che ha ricevuto i fondi rubati (cerchiato in rosso) li ha trasferiti a numerosi altri indirizzi, che hanno fatto lo stesso.
Movimenti di fondi dal portafoglio che ha ricevuto i fondi rubati (cerchiati in rosso)
L’ultimo movimento di fondi associato a questo caso risale a 2 settimane fa. Il 17 gennaio, uno dei portafogli ha trasferito 288,79 BTC a un altro indirizzo, l’equivalente di 12,3 milioni di dollari ai prezzi odierni dei Bitcoin.
