Dopo più di 10 anni, i creditori di Mt. Gox, un tempo la principale borsa di criptovalute al mondo, stanno finalmente iniziando a vedere la luce alla fine del tunnel con l’inizio dei rimborsi dei loro fondi congelati dal fallimento della società. Curiosamente, alcuni di loro hanno ricevuto i fondi in duplice copia.
Mt. Gox inizia a rimborsare i clienti
L’ex piattaforma di scambio di criptovalute, Mt. Gox, ha iniziato a rimborsare i suoi creditori il giorno di Santo Stefano
Nel 2013, più di 10 anni fa, Mt. Gox si dichiarò insolvente in seguito a un hackeraggio della piattaforma, che portò al blocco di 140.000 Bitcoin, l’equivalente di 6 miliardi di dollari al cambio odierno, e alla perdita di 80.000 Bitcoin, che oggi valgono 3,44 miliardi di dollari. All’epoca, Mt. Gox rappresentava circa il 70% del volume di scambi di criptovalute a livello mondiale.
Il 23 novembre 2023, Mt. Gox ha annunciato che i rimborsi in contanti ai creditori sarebbero iniziati a breve e sarebbero stati distribuiti nell’anno 2024.
È stato sul canale Reddit “r/mtgoxinsolvency” che diversi internauti hanno annunciato per la prima volta di aver ricevuto i rimborsi dalla piattaforma:
Post su Reddit di un utente che annuncia di aver ricevuto i fondi
Come Mt. Gox, i primi a essere rimborsati saranno i clienti che hanno scelto di pagare in valuta fiat tramite PayPal, mentre chi preferisce ricevere i Bitcoin dovrà aspettare ancora qualche mese, se le scadenze annunciate saranno rispettate.
Alcuni creditori hanno ricevuto un doppio pagamento
Stranamente e in modo preoccupante, alcuni creditori hanno ricevuto due volte l’e-mail di conferma del rimborso, oltre a due pagamenti PayPal.
Un sondaggio sullo stesso canale Reddit di cui sopra rivela che su 35 persone che hanno dichiarato di aver ricevuto il rimborso, 25 affermano di aver ricevuto un pagamento duplicato.
Risultati del sondaggio Reddit
Anche se questa cifra è troppo bassa per essere una statistica affidabile, se più del 50% dei creditori riceve un doppio rimborso, questo potrebbe portare a problemi contabili significativi, che potrebbero avere un impatto su altri creditori in attesa di rimborso.
Mentre il caso Mt. Gox sembra volgere al termine dopo oltre un decennio, l’attenzione si sta ora spostando su un altro caso che riguarda le piattaforme di scambio di criptovalute: il caso FTX. Un anno dopo il fallimento di questa piattaforma, i suoi clienti si trovano in una situazione di incertezza simile a quella vissuta dagli utenti di Mt. Gox per diversi anni.
Recentemente, Sam Bankman-Fried, l’ex CEO di FTX, è stato condannato per 7 capi d’accusa, rischiando fino a 110 anni di carcere. La piattaforma, nel frattempo, deve ancora raccogliere 1,42 miliardi di dollari per rimborsare i suoi clienti, oltre a un debito fiscale di 24 miliardi di dollari nei confronti del governo statunitense.
FTX ha già elaborato un piano di restituzione per risarcire i clienti colpiti dal fallimento della piattaforma. Il piano propone di rimborsare i clienti fino al valore in dollari dei loro beni al momento del fallimento. Prima di poter essere attuato, il piano dovrà essere approvato da un giudice fallimentare statunitense nel 2024.
