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Paxos smetterà di emettere la stablecoin BUSD di Binance

by Tim

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, le autorità di regolamentazione di New York hanno ordinato a Paxos di interrompere l’emissione della stablecoin BUSD di Binance. La criptovaluta occupa un posto di rilievo nelle riserve del gigante delle criptovalute, quindi l’annuncio potrebbe avere conseguenze particolarmente gravi per il settore.

Paxos ha detto di smettere di emettere BUSD di Binance

La notizia è stata riportata per la prima volta dal Wall Street Journal, secondo cui l’azienda Paxos non sarà più in grado di emettere Binance BUSD, a seguito di una richiesta delle autorità di regolamentazione di New York. Ciò significa che l’emissione di nuovi token è ora bloccata. Secondo Binance, gli utenti potranno comunque scambiare i loro BUSD in dollari.

Un portavoce di Binance ha confermato l’informazione a The Block:

Paxos ci ha informato che gli è stato ordinato di smettere di coniare nuovi BUSD. […] Di conseguenza, la capitalizzazione del BUSD sarà gradualmente ridotta. “

Si sapeva già che la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense stava pianificando un’iniziativa legale contro Paxos, ma la decisione è improvvisa e inaspettata per l’ecosistema.

Il BUSD alimenta parte della macchina di Binance

Il BUSD è attualmente la terza più grande stablecoin del mercato, con una capitalizzazione di oltre 16 miliardi di dollari. Un’altra preoccupazione è che il BUSD rappresenta una parte significativa delle riserve di Binance. Lo scorso novembre, la società ha confermato che il BUSD rappresentava 21 miliardi di dollari dei suoi 71 miliardi di dollari di riserve.

Se il BUSD cade, una parte significativa dell’impero di Binance è a rischio. Di fronte a questa situazione, Changpeng Zhao, CEO della società, si è mostrato come al solito rassicurante, invitando gli utenti a ignorare il “FUD”:

Si tratta comunque di un colpo particolarmente mirato a Binance da parte della SEC. Dovremo osservarne le conseguenze nelle ore e nei giorni a venire, dato il ruolo di primo piano dell’azienda nell’ecosistema

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