Ogni giorno – e spesso più volte al giorno – qualcuno, da qualche parte, propone un nuovo chatbot AI, sperando di sfruttare la sensazione tecnologica globale nata dal lancio di ChatGPT lo scorso anno. Ma il CEO di Perplexity AI, Aravind Srinivas, sarà il primo a dirvi che i chatbot sono passati di moda e che il mondo non ha bisogno di un altro clone del modello di AI di punta di OpenAI.
“Vogliamo comunicare chiaramente all’utente finale che non siamo qui per vendergli un altro chatbot o un’alternativa a ChatGPT”, ha dichiarato Srinivas a TCN. “Siamo qui per aiutare a trovare le risposte a qualsiasi domanda, ed è per questo che chiamiamo [Perplexity] un motore di risposte”.
Srinivas ha detto che l’etichetta di motore di risposte deriva dal principale elemento di differenziazione di Perplexity AI, progettato per fornire risposte esaurienti che includono collegamenti a informazioni di provenienza.
