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La SEC presenta una nuova denuncia contro Kraken: quali sono le accuse questa volta?

by Patricia

Lunedì la SEC ha presentato una nuova denuncia contro Kraken. Le accuse includono le solite accuse sui titoli, ma anche dubbi sull’integrità dei fondi dei clienti. L’exchange ha negato pubblicamente tutte le accuse.

La SEC accusa Kraken con una nuova denuncia

Lunedì la Securities and Exchange Commission (SEC) ha presentato una nuova denuncia contro la borsa di criptovalute Kraken. Dopo gli scontri con l’agenzia governativa all’inizio dell’anno per i suoi prodotti di staking, questa volta la borsa è accusata di operare come borsa valori non registrata.

Il comunicato stampa della SEC ripropone la sua solita linea di condotta contro le piattaforme di criptovalute che offrono titoli non registrati. Ciò include i servizi di custodia e negoziazione di questi presunti titoli.

Tuttavia, vengono evidenziati anche i rischi per l’integrità dei fondi dei clienti. Infatti, l’autorità di regolamentazione finanziaria statunitense ha accusato Kraken di aver mischiato i propri fondi con quelli dei clienti:

Come si legge nella denuncia, Kraken mescola il denaro dei clienti con il proprio, pagando anche le spese operative direttamente dai conti che contengono i contanti dei clienti. Kraken avrebbe anche mescolato i cripto-asset dei suoi clienti con i propri, creando quello che il suo stesso revisore contabile aveva identificato come “un rischio significativo di perdita” per i suoi clienti. “

Kraken risponde pubblicamente alle accuse

Di fronte a questa denuncia, Kraken ha emesso una risposta pubblica per difendere la sua posizione, negando formalmente ciò di cui era accusata:

La piattaforma non ha usato mezzi termini, negando punto per punto le affermazioni fatte dalla SEC nella sua denuncia:

“In realtà, nessuna di queste cose è vera. Al contrario, la denuncia avanza un’argomentazione tecnica secondo la quale l’attività di Kraken richiede licenze speciali per operare perché gli asset digitali che supportiamo sono in realtà “contratti di investimento”. Si tratta di un’affermazione sbagliata in termini di legge, di fatto e disastrosa in termini di politica”.

Inoltre, Kraken ritiene che la SEC abbia tentato in passato manovre di questo tipo, che si sono concluse con un fallimento, riferendosi qui direttamente alla sua battaglia con Ripple (XRP).

In merito alla presunta commistione di fondi, l’exchange si difende indicando che questa riguarderebbe solo le commissioni di transazione già riscosse:

La SEC non può e non sostiene che i fondi dei clienti siano scomparsi o che si sia verificata una perdita. Né sostiene che si verificherà una perdita. La stessa denuncia ammette che questo cosiddetto “rimescolamento” non è altro che le commissioni di spesa che Kraken ha già guadagnato.”

In questi casi, ciascuno dei protagonisti cerca naturalmente di difendere pubblicamente la propria posizione per ripulire la propria immagine. In realtà, si tratta di attendere la decisione dei tribunali, che in alcuni casi può richiedere diversi anni.

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