Il protocollo di trading decentralizzato dYdX informa la sua comunità che la sua V4 sarà sviluppata con il consenso Tendermint e l’SDK Cosmos. Questo renderà la piattaforma una vera e propria blockchain, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni fornite agli utenti.
dYdX si unisce all’ecosistema Cosmos (ATOM)
La piattaforma di trading decentralizzato dYdX ha presentato la sua V4 e sarà costruita sull’ecosistema Cosmos. Il team spera che questa versione sia disponibile entro la fine dell’anno, ma un progetto così ambizioso potrebbe subire ulteriori ritardi.
Infatti, con questa modifica, dYdX utilizzerà l’SDK Cosmos e il consenso Tendermint per diventare una blockchain a tutti gli effetti. L’SDK di Cosmos è una sorta di “kit di costruzione” per gli sviluppatori. Tendermint, invece, è un consenso Proof-of-Stake (PoS), in grado di funzionare normalmente anche se un terzo dei validatori non svolge il proprio ruolo.
Con questa revisione completa del suo motore, dYdX mira a diventare una delle piattaforme di trading più utilizzate al mondo. Anche se questo comporterà molte sfide, il team del progetto è impegnato in questa visione:
“Ci rendiamo conto che si tratta di un obiettivo estremamente difficile e ambizioso, ma crediamo che la dYdX debba fare delle scelte per massimizzare le possibilità di raggiungere questo obiettivo, piuttosto che accontentarsi di una definizione inferiore di successo. “
Inoltre, l’invio o l’annullamento di ordini sul protocollo non comporta alcuna spesa di transazione. Solo il trading vero e proprio costerà una piccola parte delle commissioni, come per tutte le piattaforme. A tal fine, il token DYDX sarà utilizzato per essere ridistribuito ai validatori, che lo useranno per proteggere i nodi della rete.
Una scelta motivata da scalabilità e decentralizzazione
dYdX viene attualmente eseguito sulla blockchain di Ethereum (ETH), utilizzando una soluzione di livello 2 di StarkWare. Questo permette al protocollo di non addebitare le spese di transazione per il momento, ma questa soluzione ha dei limiti di capacità.
Al momento, la piattaforma elabora circa 10 transazioni al secondo e 1.000 ordini e cancellazioni nello stesso lasso di tempo. Ma dYdX non vuole limitarsi ai suoi valori e intende fornire uno strumento di qualità istituzionale.
Inoltre, vuole fornire una soluzione completamente open source alla sua comunità e questo concetto non è completamente possibile con la tecnologia di StarkWare. Come sottolinea questo utente di Twitter, ciò implica necessariamente una dipendenza da una terza parte fidata:
Potrebbe infatti esserci un terzo fattore dietro la decisione di dYdX, che non era presente nel post del blog:
Starknet non è interamente open-source, quindi richiede di trattare con accordi di proprietà intellettuale.
Ciò significa che non si può fare il fork della rete e andarsene: si dipende da un fornitore pic.twitter.com/qO1q1lg1I7
– Thyborg (@Thyborg_) June 23, 2022
Questo stato di cose consiste quindi in un punto di centralizzazione. Tuttavia, dYdX vuole diventare un protocollo completamente decentralizzato, come il team ha sottolineato nel suo annuncio:
Il requisito principale del protocollo V4 è la completa decentralizzazione. Il decentramento di un sistema è pari al decentramento della sua componente meno decentrata. Ciò significa che ogni parte del V4 deve essere decentralizzata e comunque performante. “
Ricordiamo che il core business della piattaforma è la negoziazione di contratti futures. Un veicolo d’investimento gestito in modo decentralizzato potrebbe avere un futuro brillante davanti a sé, quando la regolamentazione lo impedisce per le piattaforme centralizzate.
Anche se c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi di dYdX, la loro ambizione promette un futuro brillante per la piattaforma.
