Secondo la piattaforma di analisi on-chain Glassnode, la distribuzione dell’offerta di Bitcoin mostra una “solida base di partecipazioni degli investitori” al di sotto dei 30.000 dollari, il che suggerisce un forte sostegno del prezzo al livello attuale.
In un rapporto pubblicato lunedì, la società ha osservato come il rapporto tra monete in profitto e in perdita abbia raggiunto il 75:25, il che significa che solo un quarto di tutte le monete è stato acquistato al di sopra del prezzo attuale del Bitcoin, pari a circa 30.000 dollari.
Praticamente tutti i membri di questa coorte sono detentori a lungo termine che “sono HODLers incalliti o “suscettibili di creare resistenza” prendendo profitti quando il prezzo sale”, ha spiegato l’azienda.
“Possiamo notare che il gruppo di offerta tra i 15 e i 30 mila dollari è piuttosto significativo, a dimostrazione del fatto che un grande volume di monete è passato di mano negli ultimi 12 mesi”, ha osservato Glassnode. “Al contrario, solo il 25% dell’offerta è stato acquistato a prezzi superiori a 30 mila dollari, detenuti da acquirenti del ciclo 2021-22”.
Bitcoin: percentuale di offerta in attivo. Fonte: Glassnode.
Per il Bitcoin, il rapporto 75:25 rappresenta un “punto di equilibrio” in cui il 50% di tutti i giorni di trading ha visto un saldo profitti/perdite più alto, e viceversa. Secondo Glassnode, il mercato di solito impiega del tempo per digerire questo livello una volta raggiunto, e gli analisti si riferiscono a questo periodo come a un “periodo di accumulo” tra gli eventi di dimezzamento.
I periodi di accumulazione, spiega Glassnode, sono caratterizzati dalla mancanza di indicazioni macro di mercato e da un trading laterale e volatile per diversi mesi. “Con il mercato tornato a questo punto di equilibrio, resta da vedere se per superarlo sarà necessario un processo altrettanto lungo e movimentato”, si legge nel rapporto.
Glassnode ha precedentemente osservato che l’attuale comportamento del Bitcoin imita quello dei mercati toro nelle prime fasi. Le monete sono in un “continuo trasferimento di ricchezza dagli investitori con elevate preferenze temporali verso gli HODLers”, mentre i piccoli possessori di BTC (☺1 BTC) stanno accatastando monete più di quanto abbiano fatto dal top del ciclo del 2017.
Bitcoin Shrimp ($BTC) stanno accumulando sati al ritmo di 33,8k $BTC al mese.
L’emissione è di ~27,0k $BTC/mese.
Per ogni 1 nuova moneta, Shrimp ne toglie 1,25 dal mercato.
Una convinzione folle in mostra. pic.twitter.com/2n7BdwBuWw
– _Checkɱate ⚡☢️️ (@_Checkmatey_) July 5, 2023
Le società minerarie come CleanSpark e Iris Energy hanno deciso di acquistare infrastrutture per estrarre il maggior numero possibile di monete nei prossimi mesi.
La banca multinazionale britannica Standard Chartered, invece, ritiene che se i minatori inizieranno a fare incetta di monete nel corso del prossimo anno, la crisi dell’offerta potrebbe portare il prezzo del Bitcoin a 120.000 dollari entro il 2025.
