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Habitat è la visione di Meta per il futuro della coabitazione uomo-robot

by Thomas

Meta AI ha presentato Habitat 3, un nuovo simulatore che fa progredire la ricerca sugli agenti AI in grado di collaborare e assistere gli esseri umani in ambienti virtuali 3D. Presentata dal team Facebook AI Research (FAIR), la piattaforma consente la simulazione realistica di avatar umani e l’interazione uomo-IA in tempo reale attraverso un’interfaccia virtuale

Secondo i ricercatori, Habitat 3 si caratterizza per la capacità di creare esseri umani virtuali diversi e realistici, in grado di muoversi nelle stanze e di manipolare gli oggetti quasi con la stessa velocità degli agenti non umani.

FAIR la definisce “una piattaforma di simulazione per lo studio di compiti collaborativi uomo-robot in ambienti domestici” e scrive, in un documento di ricerca allegato, che “Habitat 3.0 offre contributi in tre dimensioni”.

L’obiettivo finale è quello che Meta chiama “embodied AI”, in cui la tecnologia assume un ruolo attivo nel mondo fisico grazie a indossabili e robot.

Con Habitat 3.0, Meta ha sviluppato una piattaforma per l’addestramento su larga scala dell’interazione uomo-robot in compiti quotidiani come il riordino di un salotto o la preparazione di un pasto in cucina.

Fonte: Meta

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Oltre a questo simulatore, c’è l’Habitat Synthetic Scenes Dataset (HSSD-200). Questo set di dati 3D creato da artisti comprende oltre 18.000 oggetti in 466 categorie semantiche in 211 scene. Questo strumento potrebbe essere utilizzato per addestrare gli agenti di navigazione con una precisione senza precedenti e creare un ambiente di addestramento più realistico per i robot.

Fonte: Meta

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Meta ha anche presentato HomeRobot, un’altra piattaforma progettata per colmare il divario tra simulazione e mondo reale. HomeRobot consente ai robot di svolgere attività sia in ambienti simulati che nel mondo reale.

Questi progressi hanno implicazioni di vasta portata, soprattutto se si considerano gli obiettivi a lungo termine di Meta. Il metaverso, uno spazio collettivo virtuale condiviso, è immaginato come una convergenza di realtà fisica potenziata virtualmente e spazi digitali interattivi. Con strumenti come Habitat 3.0, il confine tra il mondo digitale e quello fisico si sta attenuando, consentendo un’esperienza più coinvolgente e interattiva.

Inoltre, l’impegno di Meta nei confronti dell’intelligenza artificiale si riflette nei suoi significativi investimenti in questo settore. Il gigante tecnologico è uno dei principali contributori delle piattaforme dedicate all’elaborazione del linguaggio naturale, sottolineando il suo impegno per il progresso di questo campo. Il suo LlaMA LLM alimenta molti degli LLM open-source attualmente disponibili ed è l’azienda con il maggior numero di commit al progetto open-source di AI Hugging Face, seguita da Microsoft.

Habitat 3 promette di consentire nuove ricerche sugli agenti di IA assistita in grado di collaborare con gli esseri umani nei mondi virtuali, in linea con la visione di Meta sull’IA collaborativa nella realtà aumentata e virtuale. La possibilità di iterare e addestrare rapidamente le strategie in una simulazione realistica prima di distribuirle nel mondo reale potrebbe accelerare lo sviluppo di capacità di IA ancora più utili

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