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Custodia delle criptovalute: la SEC vuole regolamentare i consulenti d’investimento

by Thomas

La Securities and Exchanges Commission (SEC) vuole aumentare la vigilanza sui consulenti d’investimento affinché utilizzino “depositari qualificati” per i prodotti in criptovaluta che offrono ai loro clienti. Cosa significa tutto questo?

La SEC vuole aumentare la sua influenza sulle criptovalute

Mentre la Securities and Exchange Commission (SEC) lavora per rendere più severo il settore delle criptovalute, il suo presidente, Gary Gensler, ha proposto nuove regole per i consulenti di investimento e i “depositari qualificati”:

Questa proposta amplierebbe le linee guida in vigore dal 1962 e aggiornate nel 2009: la regola di custodia della Commissione per i consulenti d’investimento. Nel 2010, a seguito della crisi dei subprime e del caso Bernard Madoff, sono stati concessi alla SEC ulteriori diritti in materia.

Sebbene queste regole si applichino attualmente ai fondi e ai titoli finanziari, Gary Gensler intende estendere il campo di applicazione a tutte le classi di attività. In effetti, ciò consentirebbe a tutte le criptovalute di rientrare nell’ambito di applicazione delle regole, indipendentemente dall’etichetta attribuita a ciascuna di esse.

Il concetto di depositario qualificato

Con questa proposta, la SEC spera di imporre ai consulenti per gli investimenti di rivolgersi a depositari qualificati per offrire criptovalute ai propri clienti. Per ottenere lo status di depositario qualificato, le piattaforme dovranno rispettare regole severe, come ad esempio la segregazione dei fondi dei clienti da quelli dell’azienda.

In altre parole, questa misura non avrebbe un impatto diretto sul rapporto tra borse e privati, ma piuttosto sulle società di gestione del portafoglio come Fidelity, che offre Bitcoin nei suoi piani di risparmio pensionistico.

Infatti, questi operatori incaricano altre società di detenere le criptovalute che alimentano i loro prodotti, e sono queste società che dovrebbero fare il necessario per ottenere lo status di depositario qualificato.

La SEC vuole quindi costringere i consulenti per gli investimenti ad essere più attenti nella scelta dei fornitori, per evitare scenari come Celsius o FTX in particolare:

“Quando queste piattaforme falliscono, come abbiamo visto molte volte di recente, i beni degli investitori spesso diventano di proprietà della società fallita, lasciando gli investitori alla mercé del tribunale fallimentare. “

Sebbene sia opportuno cercare di prevenire tali crisi, queste misure potrebbero, a prima vista, avere uno scarso impatto, finché si concentrano sul caso in cui gli investitori si rivolgono a un consulente d’investimento. Inoltre, l’onere normativo aggiuntivo potrebbe costringere queste imprese ad aumentare le loro commissioni, che verrebbero poi trasferite ai clienti finali.

Tutte queste discussioni dovrebbero quindi incoraggiare gli investitori a educarsi realmente all’autodeposito delle loro criptovalute, in modo da emanciparsi dagli intermediari e quindi eliminare realmente il rischio di fallimento.

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