L’amministratore delegato di Coinbase, Brian Armstrong, è intervenuto su Twitter per esortare i progetti DeFi a “stabilire un precedente” andando in tribunale con la Commodity Futures Trading Commission.
In un post sulla piattaforma di social media, ora nota come X, Armstrong ha sostenuto che l’autorità di regolamentazione “non dovrebbe creare azioni esecutive contro i protocolli di finanza decentralizzata (DeFi)”, poiché non sono imprese di servizi finanziari.
Armstrong ha aggiunto che “è altamente improbabile che il Commodity Exchange Act si applichi a loro”.
Ha auspicato che i protocolli DeFi portino in tribunale le cause intentate dalle autorità di regolamentazione statunitensi per stabilire un precedente, osservando che “i tribunali hanno dimostrato di essere molto disposti a sostenere lo stato di diritto”.
La CFTC non dovrebbe avviare azioni esecutive contro i protocolli decentralizzati (DeFi). Non si tratta di attività di servizi finanziari ed è altamente improbabile che il Commodity Exchange Act si applichi a loro.
La mia speranza è che questi protocolli DeFi portino questi casi in tribunale per…
– Brian Armstrong ️ (@brian_armstrong) 13 settembre 2023
TCN ha chiesto un commento a Coinbase e aggiornerà questo articolo in caso di risposta.
DeFi va in tribunale
Negli ultimi mesi le autorità di regolamentazione statunitensi hanno intensificato le azioni di contrasto nei confronti delle imprese di criptovalute.
La scorsa settimana, la CFTC ha presentato e risolto le accuse contro tre borse decentralizzate (DEX), Opyn, ZeroEx (0x) e Deridex, imponendo multe ed emettendo ordini di “cessazione e desistenza”.
Le piattaforme DeFi sono state accusate, tra le altre cose, di “offrire illegalmente transazioni al dettaglio di merci con leva finanziaria e marginate in asset digitali”.
È stato ordinato loro di pagare sanzioni pecuniarie civili rispettivamente di 250.000, 200.000 e 100.000 dollari.
Lo scorso aprile, la U.S. Securities and Exchange Commission è sembrata portare la DeFi sotto il suo ombrello normativo, quando ha riconsiderato la sua definizione di borsa. La proposta “ribadiva l’applicabilità delle norme esistenti alle piattaforme che scambiano titoli di criptovalute, compresi i cosiddetti sistemi “DeFi””, integrando la DeFi nella più ampia definizione di borsa regolamentata.
L’appello di Armstrong a combattere le cause nei tribunali invece di patteggiare suggerisce un percorso alternativo per la DeFi.
Una recente sentenza del giudice distrettuale Katherine Polk Failla ha scagionato Uniswap dalle accuse relative ai token truffa.
Il giudice Failla ha chiarito le differenze tra le piattaforme decentralizzate alimentate da contratti intelligenti, come Uniswap, e le borse centralizzate come Kraken e Coinbase. La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha indagato in modo assertivo su importanti borse, tra cui Coinbase e Binance.
La sentenza di Failla indica che mentre le piattaforme centralizzate potrebbero essere responsabili per le malefatte degli emittenti di token, l’apertura intrinseca delle piattaforme decentralizzate offre loro un certo grado di protezione contro tali situazioni legali.
