Dal momento che il prezzo delle azioni di BitDAO (BIT) è sceso di oltre il 20%, la comunità sta accusando Alameda Research di aver scaricato i token BIT, nonostante la promessa di non venderli per un periodo di 3 anni. BitDAO minaccia a sua volta di vendere 60 milioni di dollari di TLT
Minaccia di quasi 60 milioni di dollari per le ITF
Nella prima mattinata di oggi, il prezzo del token FTT sull’exchange FTX è crollato del 25% nel giro di pochi minuti. L’intero mercato delle criptovalute ha seguito il calo, ma un asset in particolare ha attirato l’attenzione: BIT di BitDAO, il cui prezzo è sceso di oltre il 20%.
In effetti, come indicato dall’amministratore delegato di Bybit su Twitter, sembrerebbe che questa caduta sia strettamente legata al caso che sta interessando Alameda Research e FTX più in generale. Secondo la comunità BitDAO, Alameda ha venduto i token BIT in suo possesso, nonostante la promessa di non toccarli per un minimo di 3 anni.
La comunità di
Bitdao si sta interrogando sull’improvviso scarico di token $bit causato dal dumping di Alameda e dalla violazione dell’impegno pubblico di non vendita reciproca di 3 anni. Nulla è confermato, ma la comunità di bitdao vorrebbe confermare una prova di fondo da parte di Alameda. https://t.co/YassKhcdPt
– Ben Zhou (@benbybit) November 8, 2022
Per preparare il terreno, il 30 ottobre 2021 Alameda ha convertito l’1% della sua liquidità in token BIT. Ciò rappresenta uno scambio di 3,36 milioni di token FTT per 100 milioni di token BIT tra le due entità. Inoltre, le due entità hanno concordato un divieto di vendita di 3 anni.
Da parte sua, BitDAO ha reso pubblici gli indirizzi su cui sono detenuti i token FTT. In cambio, ha chiesto ad Alameda di trasferire i 100 milioni di token BIT a un indirizzo on-chain per verificare che la società continui a onorare l’accordo. L’azienda ha 24 ore di tempo per adeguarsi.
Se la richiesta non verrà soddisfatta, BitDAO minaccia di organizzare una votazione comunitaria per decidere il futuro dei 3,36 milioni di BIT in suo possesso. Attualmente sono valutati quasi 60 milioni di dollari e potrebbero trascinare ulteriormente l’attività nel baratro.