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Bitcoin: Wallet of Satoshi lascia gli Stati Uniti – Troppa regolamentazione?

by Tim

Wallet of Satoshi, uno dei principali portafogli Bitcoin e Lightning Network al mondo, annuncia il suo ritiro dall’App Store di Apple e dal Play Store di Google negli Stati Uniti, sollevando interrogativi sulle sfide di conformità e sul futuro dei servizi di criptovaluta nell’ambito di rigidi regimi normativi.

Il portafoglio di Satoshi abbandona gli Stati Uniti

Questa mattina, l’australiana Wallet of Satoshi ha annunciato il ritiro dall’App Store di Apple e dal Google Play Store per i residenti negli Stati Uniti.

Wallet of Satoshi è un portafoglio 100% Lightning Network di fama mondiale e uno dei portafogli più popolari al mondo. Ha svolto un ruolo fondamentale nell’adozione del Bitcoin come mezzo di pagamento, anche per le popolazioni più povere del mondo.

La società che gestisce questo portafoglio è anche responsabile del 2° nodo Lightning più connesso della rete, con quasi 2.000 canali, e del 9° nodo con la più alta capacità di trasferimento, con oltre 228 BTC.

Per gli utenti esistenti negli Stati Uniti, Wallet of Satoshi assicura che avranno sempre pieno accesso ai loro fondi Bitcoin. Gli utenti potranno prelevare e trasferire i loro fondi senza ostacoli a un altro portafoglio, garantendo un accesso continuo ai loro beni.

La recente decisione di Wallet of Satoshi segna un importante cambiamento strategico sia per l’azienda che per la sua base di clienti statunitensi. Questo annuncio, sebbene improvviso e preoccupante per gli utenti americani, è in realtà in linea con una tendenza osservata anche tra i suoi concorrenti.

Ad esempio, Blink Wallet, un concorrente diretto, non è disponibile per i cittadini statunitensi. D’altro canto, Phoenix Wallet, che si rivolge a un pubblico più familiare con le specificità della rete Lightning, rimane accessibile negli Stati Uniti. Ma per quanto tempo?

Sebbene il motivo di questo ritiro non sia ancora stato reso noto, potrebbe essere attribuito alla complessità della legislazione degli Stati Uniti, percepita come troppo restrittiva. In particolare, questa legislazione richiede l’installazione di un sistema di identificazione dei clienti, noto come KYC (Know Your Customer).

Diversi fattori possono spiegare la riluttanza di Wallet of Satoshi a conformarsi a questo requisito: in primo luogo, la società lo considera contrario ai principi fondamentali del Bitcoin. In secondo luogo, la conformità sembra poco pratica per l’azienda. Infine, i costi associati a questa normativa potrebbero essere significativi e improduttivi per il loro sviluppo.

Con il ritiro del Wallet of Satoshi dagli Stati Uniti, la domanda sorge spontanea: altri operatori del settore dovranno seguire l’esempio?

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