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343 milioni: novembre è il peggior mese dell’anno in termini di hacking di criptovalute

by Thomas

Novembre ha registrato un triste record annuale con 343 milioni di dollari di criptovalute rubate, superando il precedente record di settembre di 332 milioni di dollari. Dall’inizio del 2023, sono stati rubati 1,7 miliardi di dollari in 296 hack e furti.

343 milioni di dollari di criptovalute rubate nel mese di novembre

Ad appena 2 mesi dal precedente record di 332 milioni di dollari stabilito lo scorso settembre, novembre si aggiudica il primato di peggior mese dell’anno in termini di hacking di criptovalute con 343 milioni di dollari rubati in 30 giorni. In altre parole, rispetto a ottobre, novembre ha visto la quantità totale di criptovalute rubate moltiplicarsi per un fattore di 15,4.

Importi rubati mensilmente da gennaio 2023

Importi rubati mensilmente da gennaio 2023


La notizia arriva da Immunefi, una società specializzata in analisi on-chain, e rivela la colossale cifra rubata in tutto il 2023: 1,7 miliardi di dollari. Una somma dispersa tra 296 hack e vari furti

È interessante notare dal rapporto Immunefi che la maggior parte dei fondi rubati è avvenuta attraverso organismi centralizzati, in particolare l’hack di Poloniex da 130 milioni di dollari, l’hack di HTX da 85 milioni di dollari e il più recente hack di Kronos Research. Questo settore ha rappresentato il 53,8% delle perdite totali, mentre il resto è stato attribuito all’ecosistema della finanza decentralizzata (DeFi).

Per quanto riguarda le blockchain più colpite, sembra che la catena NBB di Binance sia stata di gran lunga la più colpita, con 22 incidenti sulla sua rete. Ciò rappresenta il 53,7% di tutte le perdite di novembre in termini finanziari. La catena BNB è seguita dalla blockchain Ethereum (29,3% dei fondi rubati), poi Arbitrum e infine Avalanche (AVAX), Fantom (FTM) e pochi altri.

Grafico a torta che rappresenta le blockchain più colpite da hack a novembre

Grafico a torta che rappresenta le blockchain più colpite da hack a novembre


Jonah Michaels, responsabile delle comunicazioni di Immunefi, intervistato dalla CNN, ha affermato che le somme rubate tramite frode sono meno diffuse perché gli utenti dell’ecosistema delle criptovalute si sforzano sempre più di condurre ricerche prima di interagire con determinati contratti intelligenti.

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