Una voce che si è trasformata in un crollo? In seguito alle false affermazioni di un podcaster, la LDO di Lido ha visto il suo prezzo azionario crollare dell’11% durante il fine settimana. Ripercorriamo questo FUD e le conseguenze per il principale progetto DeFi del momento.
Diffusione di voci su Lido (LDO)
Il creatore del podcast David Hoffman ha condiviso un’indiscrezione sul protocollo di finanza decentralizzata (DeFi) Lido durante il fine settimana. Ha affermato che era oggetto di una “Wells Notice”, cioè di un’intenzione di fare causa, da parte della Securities and Exchange Commission (SEC). Nel frattempo ha ritrattato la dichiarazione, adducendo un errore di comunicazione con la sua fonte.
Ma il prezzo dell’LDO di Lido era già stato influenzato dalle voci. È crollato dell’11% nel giro di pochi minuti, quando il FUD si è diffuso:

Il prezzo della LDO di Lido si devolve nel fine settimana
Sebbene David Hoffman abbia successivamente spiegato che la voce era infondata, ha dato il via a una serie di discussioni sul futuro del Lido. Per ricordare che il protocollo consente di puntare ETH, offrendo agli utenti token in cambio, per aggirare il blocco degli asset. Tuttavia, è noto che nelle ultime settimane le autorità di regolamentazione statunitensi (e in particolare la SEC) si sono dimostrate particolarmente ostili allo staking.
Lido nel mirino delle autorità di regolamentazione
Non è del tutto una sorpresa vedere Lido così sotto esame da parte dell’ecosistema. Attualmente è il protocollo DeFi leader in termini di valore totale bloccato (TVL). Da solo rappresenta oltre il 30% degli ETH puntati su Ethereum, per un valore attuale di oltre 9 miliardi di dollari:

Classifica dei maggiori protocolli DeFi
Se le voci che riguardano Lido sono – per ora – infondate, la tendenza della SEC a mostrare i denti è ormai consolidata. La piattaforma di scambio Kraken è stata costretta a terminare i suoi servizi di staking qualche settimana fa, in seguito all’azione del regolatore finanziario americano. Inoltre ha dovuto pagare una multa di 30 milioni di dollari. È probabile che anche Binance debba sborsare qualche dollaro per placare le autorità di regolamentazione. È quindi probabile che altri servizi di staking incorrano nell’ira dell’autorità di regolamentazione.