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Square Enix vende franchise di punta come Tomb Raider per investire nel gioco blockchain

by Patricia

Il famoso editore giapponese di videogiochi Square Enix si sta separando dai suoi studi nordamericani Crystal Dynamics, Eidos Montreal e Square Enix Montreal, responsabili di franchise chiave come Tomb Raider o Deus Ex. Una scelta forte che deriva da un cambiamento di strategia. Square Enix intende investire i 300 milioni di dollari raccolti per sviluppare i giochi blockchain, l’intelligenza artificiale e il cloud.

Square Enix vende le sue filiali nordamericane

È un annuncio che ha fatto tremare il piccolo mondo dei videogiochi. Lunedì 2 maggio, Square Enix ha annunciato in un comunicato stampa la vendita delle sue filiali nordamericane Crystal Dynamics, Eidos Montreal e Square Enix Montreal

Il gruppo svedese Embracer si è aggiudicato l’offerta per 300 milioni di dollari, pari a circa 285 milioni di euro. Una somma molto ragionevole rispetto alle ultime acquisizioni effettuate in questo settore. Ad esempio, nel 2020 Embracer ha speso 525 milioni di dollari per acquisire Saber Interactive, uno studio molto meno prestigioso di quelli venduti da Square Enix.

Questa operazione fa di Embracer un nuovo colosso dei videogiochi. Oltre ai tre studi che impiegano quasi 1.100 persone, mette le mani su un catalogo di circa cinquanta giochi e sulla proprietà intellettuale di franchise prestigiosi come Tomb Raider, Deus Ex, Legacy of Kain e Thief.

Un editore all’avanguardia nel gioco blockchain

Square Enix accelererà la sua transizione verso i giochi basati sulla blockchain scorporando le sue filiali nordamericane. L’editore giapponese si era già fatto notare in questo settore alla fine del 2019, guidando una raccolta fondi da 2 milioni di dollari per sostenere il metaverso The Sandbox.

Square Enix si è spinta oltre nel novembre 2021, con il lancio della sua prima collezione di gettoni non fungibili (NFT). Si tratta di carte collezionabili basate sul franchise giapponese Shi-San-Sei Million Arthur

Il 1° gennaio 2022, l’amministratore delegato di Square Enix, Yosuke Matsuda, ha ricordato la posizione dell’azienda a favore dello sviluppo degli NFT nell’industria dei videogiochi. Ha colto l’occasione per sottolineare l’interesse di Square Enix per la blockchain e le criptovalute.

Square Enix affronta le lamentele dei giocatori

Per gli osservatori attenti, la decisione di Square Enix non è sorprendente. È in linea con la strategia aziendale definita nel maggio 2020, con tre priorità in termini di investimenti: intelligenza artificiale, cloud gaming e videogiochi basati su blockchain.

Square Enix non è certo l’unico editore di videogiochi a scommettere sulle NFT e sulla tecnologia blockchain. Recentemente, il colosso francese Ubisoft si è distinto diventando un validatore della blockchain Tezos.

Tuttavia, il gruppo giapponese dovrà fare attenzione a queste nuove tecnologie, poiché molti giocatori ne diffidano. Temono che l’aspetto speculativo prevalga sul semplice piacere di giocare.

È difficile prevedere il futuro dei videogiochi basati sulla blockchain. Ma una cosa è certa: se editori come Square Enix non vogliono alienarsi una buona fetta di giocatori, dovranno adottare un approccio intelligente. Le criptovalute e gli NFT devono migliorare l’esperienza dei videogiochi, non snaturarla.

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