L’HUSD, la stablecoin della piattaforma di scambio Huobi, ha perso ieri la parità con il dollaro. Dopo un calo di circa il 14%, ha finalmente recuperato il suo valore normale poche ore dopo. Cosa è successo in realtà
HUSD depotenzia il dollaro
Nuovo episodio della saga delle “monete stabili” che crollano. È il turno della HUSD, una stablecoin nativa della piattaforma di scambio di criptovalute Huobi, di perdere la sua presunta parità con il dollaro.
Durante la giornata di mercoledì, il prezzo di HUSD è improvvisamente crollato a 0,92 dollari. Dopo aver recuperato leggermente, l’asset ha continuato a scendere fino a un prezzo di 0,87 dollari, un calo di quasi il 14% nel giro di 24 ore. Infine, poche ore dopo, l’HUSD ha riguadagnato l’aggancio al dollaro.
Fig. 1: HUSD cade prima di riprendersi
Emesso da Stable Universal, con sede a Hong Kong, HUSD è un token ERC-20 basato sulla blockchain di Ethereum (ETH). Offerta per la negoziazione dallo scambio Huobi, questa stablecoin è stata venduta come una “stablecoin sicura e protetta”, che presumibilmente combina la stabilità del dollaro USA con l’efficienza della tecnologia blockchain.
Che fine ha fatto l’HUSD?
Ci sono state diverse voci sulla perdita di terreno dell’HUSD. Il primo è il ritiro di FTX dal suo paniere di stablecoin in USD. Al momento dell’annuncio, una quindicina di giorni prima, la piattaforma aveva spiegato che “i depositi in HUSD non saranno più conteggiati come parte dei saldi in USD e non serviranno più come garanzia”.
Più concretamente, nel bel mezzo della tempesta, Huobi Global ha pubblicato un annuncio in cui affermava di essere consapevole della mancanza di liquidità nell’HUSD. Inoltre, ha dichiarato di essere “al lavoro con l’emittente HUSD per trovare una soluzione e ripristinare la sua stabilità il prima possibile”.
Più tardi, nel corso della giornata, è stata finalmente rilasciata una nuova dichiarazione. Questa volta è stato pubblicato sull’account Twitter della stablecoin HUSD e ha spiegato il motivo ufficiale del calo del prezzo, ma anche del suo ritorno alla normalità:
“Recentemente abbiamo deciso di chiudere diversi conti in regioni specifiche per ottemperare ai requisiti di legge, tra cui alcuni conti di market maker. A causa dello spostamento degli orari bancari, si è verificato un problema di liquidità a breve termine, che però è stato risolto. “
Una questione che ora sembra essere stata risolta, ma che sarà comunque costata cara ad alcuni utenti. Nel contesto di tensione instaurato qualche mese fa dalla caduta della stablecoin UST di Terra e prolungato dallo stato moroso del mercato, molti investitori hanno preferito vendere le loro posizioni in perdita piuttosto che subire una nuova caduta più costosa.
