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Ethermine: transazioni Tornado Cash rifiutate dal più grande miner di Ethereum (ETH)

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Ethermine, il principale pool di mining di Ethereum (ETH), non produce blocchi contenenti transazioni Tornado Cash dal 9 agosto. Tuttavia, la società madre di Ethermine è una società austriaca, quindi non dipende dalle sanzioni del Tesoro statunitense.

Ethermine non elabora più blocchi contenenti transazioni Tornado Cash

Ethermine, il più grande miner sulla blockchain di Ethereum (ETH), ha smesso di produrre blocchi contenenti transazioni Tornado Cash. Almeno questo è ciò che sembra mostrare l’analisi sulla catena, e da più di una settimana ormai:

Il blocco 15306892 di

, prodotto il 9 agosto, sarebbe quindi stato l’ultimo blocco contenente una transazione Tornado Cash, prodotto da Ethermine. Questo cambiamento è avvenuto all’indomani delle sanzioni dell’Office of Foreign Assets Control (OFAC).

Va notato che Ethermine non è un minatore solitario, ma un cosiddetto pool minerario. Ciò significa che molti minatori indipendenti mettono in comune la loro potenza di calcolo per produrre blocchi.

Questa decisione è ancora più significativa per l’importanza di Ethermine nell’ecosistema. Ad esempio, nelle ultime 24 ore, il pool ha rappresentato il 30% dell’hashrate, più del doppio rispetto al suo principale concorrente:

Figura 1: classifica dei minatori di Ethereum blockchain (ETH) nell'arco di 24 ore

Figura 1: classifica dei minatori di Ethereum blockchain (ETH) nell’arco di 24 ore

Una scelta soggetta a discussione

La scelta di Ethermine di interrompere l’elaborazione di blocchi contenenti transazioni relative allo smart contract Tornado Cash solleva diversi interrogativi.

In primo luogo, non è certo che questa misura rifletta l’opinione di tutti i partecipanti al pool. Ma soprattutto, Bitfly Gmbh, la società madre di Ethermine, ha sede a Vienna, in Austria. Ciò significa che non rientra nella giurisdizione dell’OFAC, che dovrebbe avere influenza solo nei casi statunitensi.

Questo fa eco a un’altra notizia di questa settimana riguardante Vitalik Buterin. Buterin si è espresso a favore di una bruciatura del PF dei validatori della Beacon Chain, che sceglierebbero di seguire le varie sanzioni dei regolatori. Infatti, se gli attori incaricati di garantire la sicurezza di una rete iniziano a scegliere quale blocco convalidare o meno, ciò va totalmente contro i principi della decentralizzazione.

Per quanto riguarda lo smart contract Tornado Cash, possiamo notare che dall’inizio delle sanzioni, il numero di transazioni che interagiscono con esso si è notevolmente ridotto:

Figura 2: Numero di transazioni sullo smart contract Tornado Cash

Figura 2: Numero di transazioni sullo smart contract Tornado Cash


Dall’8 agosto, possiamo infatti notare che le transazioni giornaliere faticano a superare le 250. Questo potrebbe segnare la fine del protocollo, in quanto un minor numero di transazioni significa una più facile rintracciabilità della fonte in caso di indagine.

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