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Il Bitcoin supera i 22.500 dollari, ma è probabile che si tratti di un fakeout

by Tim

Un rally di sollievo ha portato il Bitcoin sopra i 22.500 dollari, ma la mancanza di segnali rialzisti a sostegno del prossimo rialzo suggerisce che gli orsi sono ben lontani dall’aver finito.

Il prezzo del Bitcoin (BTC) è schizzato a 22.500 dollari nelle prime ore dell’8 luglio, suscitando in alcuni ambienti la richiesta di una ripresa rialzista.

Il sollievo arriva dopo settimane di estrema volatilità che hanno visto il BTC scendere fino a 17.600 dollari. Tuttavia, considerando gli eventi estremi degli ultimi tempi, è troppo presto per definire la fine del ciclo ribassista.

Fonte: BTCUSDT su TradingView.com

Fonte: BTCUSDT su TradingView.com

Rilievo del bitcoin in territorio precario

Dall’inizio del nuovo mese, il Bitcoin ha guadagnato il 13% di valore e ha mostrato segni di fondo, come evidenziato da un modello di rialzo definitivo che si sta formando sulla chiusura giornaliera.

Il totale del mercato ha registrato un miglioramento nell’ultima settimana. Dall’inizio di luglio, gli afflussi sono stati pari a 53,2 miliardi di dollari, con un aumento del 6%.

Nonostante i segnali positivi, @CryptoCapo avverte gli investitori di non lasciarsi trasportare e di non aspettarsi un imminente rialzo significativo. Il motivo è che “non c’è un solo segnale rialzista a sostegno” di questa tesi.

Inoltre, nonostante il rally di sollievo, @CryptoCapo si aspetta un deciso rifiuto del retest del top locale, aggiungendo che le alts potrebbero subire perdite fino al 50% come risultato.

Considerando la fragilità del contesto macroeconomico e l’estrema paura dei mercati, è probabile che l’ultimo movimento sopra i 22.500 dollari sia un fakeout.

Gli ultimi dati sul rapporto long/short di coinglass.com mostrano che i trader si sono spostati marginalmente short con un rapporto long/51,3% short nelle ultime due ore.

Fonte: coinglass.com

Fonte: coinglass.com


Al momento della stampa, il retest del livello di resistenza di 21.600 dollari si sta rompendo.

La chiusura per le vittime di Mt. Gox potrebbe aumentare la pressione di vendita

Secondo un rapporto di Bitcoin Magazine, si stanno svolgendo le fasi finali del “processo di riabilitazione di Mt. Gox”. Ai debitori dell’hacking della borsa è stata inviata una lettera datata 6 luglio, in cui il fiduciario del caso ha confermato che i rimborsi sono in fase di preparazione.

Nell’hacking del 2014 sono andati persi oltre 700.000 BTC. Gli investigatori hanno trovato 141.686 BTC da ridistribuire alle vittime, che possono scegliere di ricevere BTC, BCH o rimborsi in contanti.

Potenzialmente, questa situazione potrebbe comportare lo scarico di altri 142.000 BTC sul mercato, aumentando la pressione sul lato delle vendite in questo momento delicato.

Anche se i pagamenti in contanti sembrerebbero compensare questa situazione, si presume che il fiduciario liquiderà i BTC equivalenti, aumentando così ancora la pressione di vendita.

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