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Flare crolla dell’83% dopo un lancio ritardato di due anni

by v

Il tanto atteso airdrop del token Flare (FLR) è avvenuto alle 23:59 UTC del 9 gennaio, provocando un crollo dell’83% nelle ultime 24 ore.

FLR ha iniziato a essere scambiato nel gennaio 2021, riuscendo a raggiungere il massimo storico di 2,26 dollari il 1° maggio 2021. Da allora si è trovato in un macro trend discendente che ha seguito approssimativamente i movimenti di mercato più ampi, compreso il sell-off di FTX a novembre.

Il primo segnale di difficoltà si è manifestato l’8 gennaio, con un’oscillazione al ribasso del 18% che ha chiuso la giornata a 0,451838 dollari. Il 9 gennaio è proseguito il ribasso, con una perdita del 42% nella giornata. Al momento della stampa, il gettone FLR ha toccato il fondo a 0,025329 dollari.

Fonte: FLRUSDT su TradingView.com

Fonte: FLRUSDT su TradingView.com

Ritardo di due anni nel lancio aereo

I token airdrop

FLR dovevano essere distribuiti 1:1 con i saldi XRP istantanei il 12 dicembre 2020.

Dopo l’istantanea, sono seguiti diversi ritardi senza alcun airdrop in vista, portando alcuni a ipotizzare che la colpa fosse del timore di essere trascinati nella causa SEC contro Ripple.

In seguito è emerso che il team ha deciso di rallentare il lancio “per lanciare una rete canaria prima di lanciare la rete ufficiale”. Questo processo ha permesso di testare a fondo la rete, garantendo un prodotto finale più robusto.

Più di due anni dopo l’istantanea, il 9 gennaio sono stati lanciati 4,3 miliardi di token FLR nel primo round di distribuzione. Si tratta del 15% dell’allocazione totale; il restante 85% sarà versato nei prossimi 36 mesi, ma la distribuzione precisa è soggetta al voto della comunità.

Che cos’è Flare?

Flare Network è nato come ecosistema DeFi per Ripple, ma durante i due anni di ritardo si è evoluto in una “rete oracolo di livello 1”. Questo incorpora tecnologie come i protocolli di acquisizione dati nativi, lo State Connector e Flare Time Series Oracle.

State Connector si riferisce ai protocolli che consentono il trasferimento sicuro e scalabile delle informazioni. Mentre Flare Time Series Oracle è un oracolo di dati decentralizzato che si avvale di oltre 100 fornitori indipendenti.

Hugo Philion, CEO e co-fondatore di Flare, ha dichiarato che il progetto offre agli sviluppatori un accesso sicuro e affidabile ai dati su cui costruire le applicazioni. Questa funzionalità può potenzialmente facilitare nuovi casi d’uso nei settori della blockchain e delle criptovalute.

Questo potrebbe consentire la creazione di nuovi casi d’uso, come l’attivazione di un’azione di uno smart contract Flare con un pagamento effettuato su un’altra catena o con un input proveniente da un’API Internet. Inoltre, facilita un nuovo modo di fare ponte, in particolare per portare token non smart contract in Flare per l’uso in applicazioni come i protocolli DeFi”.

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