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Dungeon Siege di Square Enix torna nel metaverso di The Sandbox

by Thomas

Square Enix sta collaborando con The Sandbox per portare il suo franchise Dungeon Siege nel metaverso. Diamo uno sguardo alla storia di questa serie di videogiochi, e all’esperienza che verrà offerta ai giocatori

Square Enix collabora con The Sandbox

Square Enix, il proprietario del franchise Dungeon Siege, sta collaborando con The Sandbox per portare l’universo di questi giochi alla vita nel metaverso. Lo studio è anche noto per la gestione di nomi famosi come Final Fantasy e Tomb Raider.

Con questa associazione, Sébastien Borget, cofondatore di The Sandbox, punta sul fascino della dimensione del gioco di ruolo del suo universo virtuale per la sua comunità di giocatori:

La categoria RPG è uno dei segmenti più dinamici e popolari di The Sandbox, rendendo Dungeon Siege una scelta perfetta per la nostra comunità. […] Con l’esperienza di Dungeon Siege sul dominio Square Enix, i giocatori potranno imbarcarsi in un’avventura organizzata che li preparerà a creare le proprie missioni originali ispirate ai giochi classici, continuando l’eredità del franchise. “

Anche i creatori di Mods (contenuti aggiuntivi creati dai fan) dovrebbero trovare qualcosa di loro gradimento, oltre a quello che sarà offerto nella Square Enix Land. Infatti, da una parte ci sarà il contenuto ufficiale e dall’altra la possibilità di fare le proprie creazioni sulla propria terra grazie al contenuto ufficiale della licenza.

Dungeon Siege, un franchise mitico

Dungeon Siege è un RPG uscito originariamente nel 2002, poi accompagnato da diversi sequel. Il franchise è di proprietà di Square Enix, che ha avuto un fatturato di 2,5 miliardi di euro l’anno scorso.

Nel primo gioco, che ha venduto 1,7 milioni di copie, il giocatore era un contadino nel mondo medieval-fantasy di Ehb. Man mano che l’eroe progrediva nella storia, sviluppava abilità e reclutava altri compagni per sventare i piani delle forze che minacciavano il suo regno.

Square Enix non è estranea a The Sandbox, avendo già investito in questo metaverso due anni fa. Un investimento iniziale, ben prima dell’inizio della mania dell’universo virtuale degli ultimi mesi. Warner Music e Gucci, per esempio, hanno recentemente aderito al Sandbox, navigando anche sul trend

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