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Changpeng Zhao (CZ): Binance esplora le “stablecoin non basate sul dollaro USA”.

by Tim

Changpeng Zhao è tornato sulle preoccupazioni relative al BUSD, dando qualche indicazione sul futuro delle stablecoin, menzionando la possibilità di nuove soluzioni che non si basino sul dollaro.

CZ si esprime sulla stablecoin BUSD

In mezzo all’agitazione che circonda la stablecoin BUSD emessa da Paxos, Changpeng Zhao (CZ), il CEO di Binance, ha postato un thread su Twitter con l’obiettivo di rassicurare la comunità e ha dato alcuni pensieri su cosa aspettarsi in futuro:

In primo luogo, ribadisce quanto annunciato ieri: la capitalizzazione del BUSD è destinata a diminuire ora che Paxos non è più autorizzata a emetterlo. CZ ribadisce inoltre che la stablecoin continua a essere garantita dalla società emittente e che tutti i BUSD possono essere riscattati.

Inoltre, Binance continuerà a supportare il BUSD “per il prossimo futuro” e il suo CEO ritiene che gli utenti della piattaforma passeranno gradualmente ad altre stablecoin. Di conseguenza, sostiene che le coppie di trading denominate in BUSD potrebbero essere in via di estinzione.

Sebbene i piani di Binance per la sua stablecoin non siano ancora chiari, Changpeng Zhao ha fornito una riflessione interessante. Infatti, alla domanda di un utente sul perché la piattaforma non stia cercando un emittente alternativo a Paxos, CZ ha risposto che la sua società sta esplorando “stablecoin non basate su USD”:

Tra queste possibilità, pensiamo a una stablecoin indicizzata all’euro. In effetti, Circle ha dimostrato che ciò è possibile con l’EUROC, sebbene abbia una capitalizzazione di soli 33,6 milioni di dollari. Ma dovremo aspettare per vedere cosa ha realmente in mente Binance.

A cosa sta giocando la SEC?

Nel giro di pochi giorni, la Securities and Exchange Commission (SEC) è stata particolarmente aggressiva nei confronti dell’ecosistema delle criptovalute, tanto da mettere in dubbio i suoi obiettivi.

In effetti, CZ ha giustamente sottolineato che se il BUSD venisse effettivamente riconosciuto come titolo in un tribunale, ciò avrebbe “profonde implicazioni” per il settore. E per una buona ragione: il BUSD, in effetti, non è molto diverso dall’USDT e dall’USDC nel suo funzionamento, con una garanzia in buoni del Tesoro.

Tuttavia, anche se non si tratta di una teoria del complotto, il fatto che questa stablecoin con una così grande capitalizzazione sia emessa per conto di una società non statunitense può sollevare dubbi, anche se questo è il caso di Tether. Sarà quindi importante monitorare le potenziali azioni future della SEC contro altre stablecoin presenti sul mercato.

Vale la pena notare che l’ecosistema è regolarmente turbato da periodi di incertezza normativa e che finora ne è sempre uscito rafforzato. Sebbene questa volta l’incertezza provenga dagli Stati Uniti, potrebbe avvantaggiare altre parti del mondo che potrebbero cogliere l’opportunità di anticipare il gioco.

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