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Ordinals: Bitcoin è ora la seconda blockchain per volume di NFT

by Patricia

Solo pochi mesi fa, le parole “Bitcoin” e “NFT” non comparivano spesso nella stessa frase. Ma dall’avvento del protocollo Ordinals, che consente la creazione di equivalenti token non fungibili specifici per Bitcoin, le cose sono cambiate. Tanto che Bitcoin è ora la seconda rete in ordine di grandezza su cui viene creato questo tipo di registrazione. Uno sguardo indietro a un successo fenomenale ma controverso

Bitcoin, seconda rete di “NFT” con i suoi ordinali

La comunità lo ha ripetuto più volte: no, questi non sono NFT, ma qualcosa di nuovo. Questi Ordinals, il cui processo è stato creato dallo sviluppatore Casey Rodarmor, consentono di scrivere dati sulla blockchain di Bitcoin in modo immutabile. La rivoluzione è stata considerevole: l’equivalente dei NFT di Bitcoin è stato preso d’assalto, così come i non meno controversi BRC-20, considerati l’equivalente degli ERC-20.

È chiaro che, nonostante il numero esiguo di utenti di questi ordinali, essi hanno trovato un pubblico, tanto che le commissioni sulla blockchain Bitcoin sono salite alle stelle. E se facciamo un confronto con le blockchain che offrono NFT, possiamo notare che la rete ha assunto una notevole importanza in questo particolare settore dell’ecosistema.

Negli ultimi 30 giorni, sono stati venduti più di 168 milioni di dollari di Ordinals su Bitcoin, ponendo la rete seconda solo a Ethereum, che ha venduto più di 395 milioni di dollari di NFT :

Confronto dei volumi di NFT

Questo corrisponde a un aumento del volume di vendite di quasi +400%, che può essere confrontato con il calo del volume di Ethereum (-26%).

Un successo controverso

Ma non è l’unica cosa che possiamo confrontare. Come possiamo vedere, anche se gli importi sono elevati, il numero di acquirenti e venditori non è allo stesso livello. Su Ethereum, 188.300 persone hanno venduto NFT nell’ultimo mese… rispetto ai 5.800 venditori di Ordinals su Bitcoin.

Da qui una critica che emerge spesso nella comunità: è saggio aumentare le commissioni di transazione a tal punto, e congestionare la blockchain di Bitcoin, per qualcosa che fondamentalmente riguarda solo pochi utenti? Proprio ieri, il cofondatore di MicroStrategy Michael Saylor ha messo in guardia dall’uso potenzialmente “non etico e stupido” delle registrazioni sulla blockchain di Bitcoin.

Nell’ecosistema delle criptovalute, tuttavia, è sempre il mercato a vincere. Se i potenziali investitori e utenti continueranno a vedere il fascino delle registrazioni ordinarie, queste potrebbero diventare un settore del futuro. E così continuerà la rivoluzione iniziata sulla blockchain di Bitcoin.

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