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L’esposizione delle banche globali alle criptovalute si aggira intorno allo 0,01%.

by Tim

Il rapporto del Comitato di Basilea rivela che le 19 maggiori istituzioni finanziarie mondiali detengono 9,4 miliardi di euro di criptovalute.

L’ultimo rapporto del Comitato di Basilea sulla regolamentazione bancaria mondiale stima che l’esposizione globale delle banche alle criptovalute sia pari allo 0,01%, dato che le 19 maggiori istituzioni finanziarie detengono 9,4 miliardi di euro di criptovalute, il che equivale a un’esposizione dello 0,14%.

Il rapporto ha raccolto i dati sugli asset di criptovalute da 16 banche del Gruppo 1 e da tre banche del Gruppo 2. Dieci di queste banche provengono dalle Americhe. Dieci di queste banche provengono dalle Americhe, sette dall’Europa e le altre due dal resto del mondo.

Numero di banche e proporzione di esposizione

Numero di banche e proporzione di esposizione


Considerando le dimensioni e il livello di espansione di queste istituzioni finanziarie, il rapporto stima che l’esposizione globale alle criptovalute si aggirerebbe intorno allo 0,01% dopo aver incluso le banche del Gruppo 3.

Detto questo, il rapporto riconosce anche il tasso di crescita esponenziale delle criptovalute e ricorda che è difficile stimare il tasso di esposizione reale. Si legge:

“Poiché il mercato dei criptoasset è in rapida evoluzione, è difficile accertare se alcune banche abbiano segnalato in modo insufficiente o eccessivo le loro esposizioni ai criptoasset e in che misura abbiano applicato in modo coerente lo stesso approccio alla classificazione delle esposizioni”.

Distribuzioni dell’esposizione

Gli asset di criptovalute appartenenti alle dieci banche americane rappresentano circa un terzo dei 9,4 miliardi di euro totali. Anche la distribuzione tra queste banche non è uniforme.

Distribuzione delle esposizioni totali in cripto

Distribuzione delle esposizioni totali in cripto


Due istituti rappresentano più della metà dell’esposizione totale alle criptovalute, mentre quattro rappresentano circa il 40%. Il restante 10% è suddiviso tra 13 banche.

Distribuzione dei token

Secondo i dati, Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) sono gli asset più detenuti. Tra tutti i 19 istituti, l’esposizione al Bitcoin è del 31%, mentre quella a Ethereum è del 22%. I token che hanno Bitcoin o Ethereum come asset sottostanti seguono come terzo e quarto asset più detenuto. I token basati su Bitcoin rappresentano il 25%, mentre quelli basati su Ethereum il 10%.

Se si calcola la quantità di Bitcoin e di token basati su Bitcoin, l’esposizione a Bitcoin si attesta al 56,1%, mentre quella a Ethereum al 32,8%.

Top 10 reported cryptoassets

Top 10 reported cryptoassets


Il restante 10% è suddiviso tra le altre monete. Ripple (XRP) segue come terza moneta più esposta con il 2%, mentre Cardano (ADA) e Solana (SOL) si piazzano al quarto e quinto posto con l’1% ciascuno. Litecoin (LTC) e Stellar (XLM) sono al sesto e settimo posto con lo 0,4% ciascuno.

Le banche hanno anche riferito di detenere USD Coin (USDC) in quantità minori, che non sono incluse nei grafici precedenti.

Distribuzione delle attività

Per quanto riguarda le funzioni legate alle criptovalute che le banche partecipanti offrono, le attività di detenzione e prestito, il market-making e i servizi di custodia/wallet/assicurazione si sono classificati come le prime tre funzioni.

Esposizione alle criptovalute per attività principale

Esposizione alle criptovalute per attività principale


Tra i tre, i servizi di custodia/wallet/assicurazione e simili si sono rivelati i più dominanti con il 50,2%. Questa categoria comprende tutti i servizi di custodia, portafoglio e assicurazione per i criptoasset e la facilitazione delle attività dei clienti come il trading auto-diretto o gestito.

I servizi di clearing, client e market-making sono al secondo posto con il 45,7%. Rientrano in questa categoria tutte le attività di trading sui conti dei clienti, la compensazione di derivati e futures sulle criptovalute, le ICO e l’emissione di titoli con attività sottostanti alle criptovalute.

Infine, la detenzione e l’investimento in criptoasset, i prestiti a entità e l’emissione di criptoasset garantiti da attività presenti nel bilancio della banca sono raccolti nella categoria delle partecipazioni e dei prestiti in cripto, che è risultata l’attività meno preferita con il 4,2%.

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