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Il token LBRY crolla del 18% quando la società dietro il progetto di file sharing chiude i battenti

by Tim

Un giudice federale ha stabilito che LBRY, Inc, la società dietro il protocollo LBRY, è responsabile di aver violato le leggi statunitensi sui titoli, facendo crollare il token LBRY (LBC) di quasi il 18% nel primo pomeriggio di oggi.

Secondo la sentenza definitiva di ieri, alla società è stato imposto il divieto permanente di offrire titoli non registrati, a meno che non si registri prima presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.

LBRY, Inc. è stata anche multata per 111.614 dollari, che ha trenta giorni di tempo per pagare.

Il progetto di condivisione decentralizzata dei contenuti è stato veloce nell’annunciare le sue prossime mosse.

“In conformità con l’ordine del tribunale e con le nostre promesse, ci aspettiamo di trascorrere i prossimi mesi a smantellare completamente LBRY Inc.”, ha dichiarato il team dopo aver ricevuto l’avviso ieri. “Per quanto riguarda la sorte di LBRY da qui in poi, beh, questo dipende da voi. “

Nonostante l’annuncio della chiusura del progetto, è importante chiarire che la SEC non ha mai chiesto la chiusura completa del progetto, almeno secondo la denuncia iniziale.

L’agenzia mirava a far sì che il progetto si astenesse da qualsiasi tipo di offerta di titoli non registrati, a restituire i profitti “illeciti” derivanti da tali attività e a comminare sanzioni civili.

Durante il processo, la SEC ha fatto riferimento a pubblicazioni esplicite sul sito web di LBRY, secondo cui quest’ultima offriva i token LBC per “sostenere finanziariamente le proprie operazioni”, sia attraverso il proprio protocollo che sui mercati secondari, che si riferiscono alla compravendita di token su piattaforme che non sono gli emittenti originali della criptovaluta.

La risoluzione di martedì non faceva riferimento alle vendite sui mercati secondari, né all’etichettatura esplicita da parte del giudice sul fatto che LBC sia, di fatto, un titolo.

Nel novembre dello scorso anno, il giudice Paul J. Barbadoro della Corte distrettuale degli Stati Uniti del New Hampshire si è pronunciato contro il progetto di criptovaluta, ritenendo che non fosse in grado di offrire “nessun ragionevole giudice di fatto che potesse respingere le richieste della SEC”, il che ha portato LBRY ad annunciare “Abbiamo perso”.

Pochi istanti dopo la risoluzione di ieri, l’amministratore delegato della società, Jeremy Kauffman, ha scritto su Twitter: “Tutto quello che ho sempre voluto fare è seguire la legge”, aggiungendo che “nessuno alla SEC, né il giudice federale in persona, può dirmi cosa la legge permette o non permette”.

Secondo il team, la rete ha 30 milioni di contenuti, 1,7 milioni di identità sulla catena, un codice open-source di qualità e creatori di grande fama. LBRY ha anche affermato di avere la “posizione normativa più chiara di qualsiasi altro token oltre a BTC ed ETH”.

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