Durante la notte, un indirizzo associato al governo statunitense ha movimentato oltre 1 miliardo di dollari in Bitcoin. Questo segnala l’imminente vendita dei 49.000 BTC coinvolti?
Il governo statunitense sposta quasi 50.000 Bitcoin (BTC)
Nel corso della notte, diverse società di analisi on-chain hanno individuato movimenti su un indirizzo Bitcoin (BTC) affiliato al governo degli Stati Uniti, in particolare al Dipartimento di Giustizia. In totale, questi movimenti rappresentano lo spostamento di poco più di 49.000 BTC, ovvero circa 1,08 miliardi di dollari al momento:
Figura 1 – Transazioni dell’indirizzo del Dipartimento di Giustizia
Pertanto, vale la pena chiedersi cosa siano questi movimenti e se possano essere un segnale di vendita.
Per il momento, il mercato non sembra aver reagito in modo particolare alla notizia, anche se il prezzo del BTC continua a scivolare leggermente verso il basso, dopo il calo del 5% di venerdì scorso:
Figura 2 – Prezzo del BTC nei dati H4
BTC sequestrato nel caso Silk Road
In realtà, questi BTC corrisponderebbero a sequestri effettuati nell’autunno del 2021 e nella primavera del 2022 in relazione al caso Silk Road, un mercato nero ormai chiuso che operava sul dark web.
Per quanto riguarda la mossa principale, una transazione di 40.000 BTC, Glassnode ha riferito che 9.861 di essi sono stati reindirizzati alla piattaforma Coinbase, per un valore di circa 217,7 milioni di dollari:
Per maggiori informazioni sul sequestro specifico relativo a queste monete, si rimanda a questo rapporto.https://t.co/706DvnZXT2
La transazione relativa al deposito di questi fondi su coinbase può essere trovata qui.https://t.co/afisb9nyFF
Terremo d’occhio i movimenti di questi fondi.
– glassnode (@glassnode) 7 marzo 2023
Al momento della stesura del presente documento, non sembrano essersi verificati ulteriori movimenti sui BTC in questione. Ci si chiede però se la quota inviata a Coinbase possa essere venduta a breve.
Ciò potrebbe esercitare una pressione di vendita sul prezzo, ma va notato che questa transazione, pur essendo notevole, non è senza precedenti. L’anno scorso, ad esempio, Tesla ha ammesso di aver ceduto oltre 900 milioni di dollari di Bitcoin nel secondo trimestre.
Quindi, sebbene questi movimenti siano significativi e degni di nota, devono essere tenuti in prospettiva. Anche se il governo statunitense decidesse di vendere tutti questi asset, non sarebbe obbligato a farlo in un’unica transazione. Potrebbero essere utilizzati anche strumenti di scambio over-the-counter (OTC) o aste.
