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Il deputato uscente Pierre Person presenta un rapporto sull’ecosistema delle criptovalute

by Tim

Dopo 5 anni di difesa del nostro ecosistema all’Assemblea nazionale, Pierre Person pubblica un ultimo rapporto sull’ecosistema delle criptovalute. Attraverso questo studio di oltre 200 pagine, egli cerca di definire le linee di condotta da adottare, al fine di portare una sana regolamentazione per la tecnologia

Pierre Person vuole un quadro giuridico chiaro per le criptovalute

Dopo 5 anni in Parlamento, il deputato uscente Pierre Person presenta un rapporto di 204 pagine intitolato “Valute, banche e finanza: verso una nuova era delle criptovalute”. In esso, rivela la sua visione del nostro ecosistema e cerca di definire, all’attenzione dei responsabili politici francesi ed europei, le linee principali da tenere negli obiettivi delle normative

Paragona la situazione attuale a quella degli anni ’90, quando sono stati creati i protocolli che oggi ci permettono di navigare sul web. Non sono questi protocolli a essere stati regolamentati, ma l’uso che viene fatto di Internet. Secondo Pierre Person, lo stesso dovrebbe valere per l’ecosistema crittografico:

È quindi importante capire che non sono la rete Bitcoin o la rete Ethereum a dover essere regolamentate, ma gli usi che le accompagnano. Allo stesso modo, sarebbe illogico regolamentare standard tecnologici come l’NFT senza sapere come saranno utilizzati in futuro. “

Non bisogna quindi commettere l’errore di trasporre alla lettera il quadro della finanza tradizionale a quello dei cripto-asset. La definizione giuridica deve quindi essere chiarita. In effetti, una criptovaluta può avere il ruolo di stablecoin, token di sicurezza, token di governance o anche token non fungibile (NFT).

Tutti questi aspetti non possono quindi essere trattati dallo stesso blocco, con il rischio di portare a incoerenze normative.

Tre approcci diversi

Nel suo rapporto, Pierre Person distingue tre diversi approcci da parte dei regolatori globali nei confronti dell’ecosistema delle criptovalute.

Prima il blocco americano, che può essere paragonato a una sandbox sperimentale. L’ordine esecutivo di Joe Biden concede una certa libertà all’innovazione tecnologica, per poi regolamentarla secondo le necessità. Questa posizione mira a consolidare la posizione dominante degli Stati Uniti nell’arena globale.

Pierre Person prende ad esempio l’egemonia delle monete stabili indicizzate al dollaro. Gli Stati Uniti hanno fornito una regolamentazione favorevole all’USDC di Circle, mentre il progetto Libra di Meta, all’epoca Facebook, è stato bloccato sul nascere, poiché inizialmente non era previsto che seguisse il tasso del dollaro.

Al contrario, la visione della Cina è quella di vietare del tutto la blockchain, pur raccogliendo i benefici delle tecnologie blockchain a vantaggio del governo. Con lo yuan digitale, la Cina è diventata anche il primo Paese al mondo a introdurre una moneta digitale della banca centrale (CBDM).

Infine, l’Europa è il terzo blocco che, secondo l’eurodeputato uscente, non ha ancora scelto da che parte stare, ma che critica per il suo atteggiamento più difensivo che propositivo.

Pur ritenendo che i requisiti per ottenere lo status di fornitore di servizi di asset digitali (DASP) non siano sproporzionati, Pierre Person chiede tuttavia una semplificazione delle procedure per ottenerlo.

Entro il 2025, la normativa MiCa dovrebbe imporre uno status ispirato al PSAN: il crypto-asset services provider (CAPS). Ma per allora la tecnologia si sarà evoluta così tanto che questo framework potrebbe essere obsoleto prima ancora di nascere.

La rivoluzione di DeFi e DAO

Attraverso la sua panoramica sull’ecosistema delle criptovalute, Pierre Person mette in evidenza diversi punti di rottura portati da queste tecnologie. Un posto centrale nella relazione è occupato dalle organizzazioni autonome decentrate (DAO).

Se teoricamente la posizione geografica di queste organizzazioni è relegata in secondo piano, le normative future cambieranno la situazione. Se le autorità desiderano assimilarli a persone giuridiche a tutti gli effetti, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ciò comporta, si rivolgeranno al Paese in cui il quadro normativo è più favorevole per loro.

Con le conseguenze economiche che ne derivano, Pierre Person invita le autorità competenti a considerare pienamente questa situazione.

Naturalmente, questo rapporto menziona anche la capacità della finanza decentralizzata (DeFi) di mettere la gestione del proprio patrimonio nelle mani di tutti. In generale, le criptovalute nel loro complesso stanno cambiando il nostro rapporto con il valore, ed è così che viene introdotto l’argomento:

“I cripto-asset sono una grande rivoluzione: uno strumento per liberare l’individuo dalle rendite delle megacorporazioni digitali e delle grandi banche, le cripto stanno generando un nuovo rapporto con il valore. “

Sebbene sia difficile, data la ricchezza di questo studio, fare un riassunto sintetico ed esaustivo, il tono delle osservazioni segue sempre lo stesso filo conduttore. In altre parole, la regolamentazione è un passo inevitabile, ma deve essere condotta in modo ragionato e in dialogo con gli attori dell’ecosistema.

È in questa logica, di conciliazione tra innovazione e regolamentazione, che Pierre Person ha difeso il nostro ecosistema all’Assemblea Nazionale, durante il suo mandato di deputato, per il quale non si è ricandidato quest’anno.

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