Home » “I salari aumenteranno più rapidamente dei prezzi” – La Banque de France è ottimista sull’inflazione

“I salari aumenteranno più rapidamente dei prezzi” – La Banque de France è ottimista sull’inflazione

by Thomas

Inflazione in calo, salari in crescita. È questa la previsione ottimistica della Banque de France, che prevede una riduzione dei vincoli economici per gli individui da qui al 2025. Cosa possiamo aspettarci?

Banque de France prevede un andamento favorevole dell’inflazione

François Villeroy de Galhau, governatore della Banque de France, è intervenuto ieri su France Inter. Si è impegnato con i francesi a ridurre significativamente il tasso d’inflazione entro un anno:

“Non è solo una previsione, è un impegno: porteremo l’inflazione al 2% entro il 2025 al più tardi. “

Il governatore della Banque de France sottolinea che l’inflazione è già rallentata in modo significativo nel 2023, passando dal 7% di inizio anno al 3,5% attuale. Anche la crescita è in ripresa e sarà sostenibile, secondo François Villeroy de Galhau:

Vediamo un forte rallentamento nel 2023, ma poi la crescita riprenderà nel 2024 allo 0,9%, poi all’1,3% nel 2025, per arrivare all’1,6% nel 2026, perché saremo fuori dall’inflazione”.

Andamento dell'inflazione in Francia rispetto alla zona euro

Andamento dell’inflazione in Francia rispetto alla zona euro

Aumento dei salari, calo dell’inflazione

La Banque de France ritiene quindi che l’inflazione sarà rallentata a sufficienza perché gli aumenti salariali possano finalmente compensarla:

“È una buona notizia: d’ora in poi i prezzi aumenteranno meno rapidamente dei salari “

È una questione fondamentale: il settore alimentare continua a registrare un aumento dell’inflazione, che ha raggiunto il +7,8% a novembre. Questo è particolarmente vero per i prodotti freschi, dove i prezzi non sono ancora scesi”. Da qui l’approccio cauto di François Villeroy de Galhau:

“L’economia francese ha dei motori abbastanza solidi, ma si tratta di una ripresa graduale e non dobbiamo ovviamente rivendicare la vittoria “

La tendenza è visibile anche altrove in Europa. Nel Regno Unito si è appena registrato un netto calo, con l’inflazione che è passata dal 4,6% di ottobre al 3,9% di novembre. Lo stesso vale per la Germania, dove i prezzi alla produzione sono scesi molto più del previsto. Per quanto riguarda la zona euro, Euronext ha confermato che l’inflazione media è stata del 2,4% a novembre. La pressione si sta quindi allentando nel Vecchio Continente.

Related Posts

Leave a Comment